domenica,Luglio 27 2025

Ancora punti oscuri nella vicenda del 35enne di San Costantino scomparso un settimana fa e poi ritrovato a Trebisacce: auto sparita nel nulla, lui non ricorda niente

Il pik-up Ford Ranger con cui Enrico Corigliano si era allontanato da casa non si trova. Le ipotesi su quello che è accaduto nelle 24 ore in cui il giovane ha fatto perdere le sue tracce per poi essere rintracciato nel Cosentino

Ancora punti oscuri nella vicenda del 35enne di San Costantino scomparso un settimana fa e poi ritrovato a Trebisacce: auto sparita nel nulla, lui non ricorda niente

Sulla vicenda della scomparsa e del ritrovamento di Enrico Corigliano, rimane tuttora il giallo dell’automobile su cui il 35enne di San Costantino Calabro si trovava alla guida, la mattina del 15 luglio. Si tratta, nello specifico, di un pik-up Ford Ranger di colore grigio scuro, un automezzo ad oggi letteralmente scomparso del nulla.

Del giovane si erano perse le tracce dopo essere stato notato in un bar di un distributore di benzina di Vibo Valentia a prendere un caffè. Da lì la denuncia ai carabinieri, da parte dei familiari e della sua compagna, e l’avvio delle successive ricerche. Il ritrovamento è avvenuto nella serata del giorno successivo a qualche centinaio di chilometri di distanza, a Trebisacce, nel cosentino. Qualche ora prima, verso mezzogiorno, era stato notato in un mare di sudore a Vibo Marina da una donna. Nella cittadina della costa ionica, a chiedere aiuto a un passante era stato lo stesso Enrico, in evidente stato confusionale e del tutto disidratato, mentre vagava a piedi tra le vie cittadine.

Ai carabinieri richiamati sul posto il giovane non ha saputo in un primo momento dare notizie della sua identità. Solo dopo, una volta rifocillato con dell’acqua e un gelato e protetto con un cappellino, ha ricordato qualche particolare delle proprie generalità, confermate dai successivi riscontri delle forze dell’ordine. Subito dopo è stato trasportato nel vicino ospedale per gli accertamenti e le cure del caso. Tra le ipotesi su quanto sia avvenuto, quella che il giovane di San Costantino sia stato colpito da un malore e che, una volta svenuto, sia rimasto per del tempo in macchina sotto i raggi del sole, andando in disidratazione.

Per quanto riguarda del come e quando sia arrivato a Trebisacce, poco o nulla è ad oggi affiorato dalla sua mente. Tra le “nebbie”, solo il flash dell’attraversamento di un lungo rettilineo. Come detto, rimangono invece letteralmente nel buio – a una settimana circa di distanza dall’accaduto – le sorti della sua automobile, nonostante le approfondite ricerche ad oggi ancora in corso. Al momento in cui è stato rintracciato, tra l’altro, il giovane si è ritrovato in tasca solo le chiavi del Ford Ranger, non il proprio telefonino, rimasto presumibilmente a bordo del pik-up. Ulteriori dettagli che, se mai ce ne fosse bisogno, contribuiscono a rendere ancora più fitto il mistero di questa vicenda di cronaca di mezza estate.

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