Otto marzo, le iniziative nel Vibonese tra omaggi floreali e riflessione

Distribuzione gratuita di un ramoscello di mimosa alle donne che vivono in loco. È questa l’iniziativa curata direttamente dagli amministratori comunali di Zambrone e concretizzata nello spazio antistante i tre plessi scolastici comunali. L’amministrazione ha inoltre pubblicato una lettera aperta dal titolo: “8 Marzo, un pensiero alle donne della comunità di Zambrone”.

Questo il tenore della missiva affissa per le pubbliche vie. “Donne e il pensiero corre… alle madri che hanno donato la vita, la custodiscono e la indirizzano all’insegna di nobili valori. Alle nonne che sanno donare un amore sconfinato, segnato dalla tenerezza. Alle mogli che interpretano i tempi con operoso dinamismo. Alle ragazze che rappresentano una risorsa di speranza ed energia. Alle braccianti agricole, per intere generazioni fulcro di questa comunità. Alle emigrate che hanno lasciato il cuore nella terra natia. Alle pensionate, per il loro esempio di onesta laboriosità. A quante si sono spese nella sfera pubblica resa migliore anche grazie al loro impegno civile. Alle vedove, alle orfane, alle madri che hanno perso un figlio; alle lavoratrici e alle studentesse; alle devote di santa Marina; a Rosina Crai e Anna Maria Morello le due cadute sul lavoro di questa comunità. A tutte le donne, gli auguri di un felice 8 marzo”.

Otto marzo, storie di ribellione al femminile e di una libertà da difendere ogni giorno

Giornata di riflessione anche per il Comune di Serra San Bruno dove le donne dell’amministrazione comunale, per la prima volta nella storia del Comune in maggioranza rispetto agli uomini, hanno sentito il bisogno di rammentare questa giornata come un momento di ricordo e di riflessione.

«Vogliamo ricordare tutte quelle donne che ora non sono più in vita ma che durante la loro esistenza si sono impegnate davvero per cambiare il mondo e per migliorarlo. Si tratta in questo caso di donne i cui nomi sono piuttosto noti, ma non dobbiamo dimenticare nello stesso tempo tutte le altre donne che nel completo anonimato, sia in passato che ai giorni nostri, continuano a portare avanti missioni importanti. Un ringraziamento a tutte le donne pilastro fondamentale per la crescita della comunità, attive nelle istituzioni, nelle case, nelle scuole, nelle fabbriche, nelle strutture sanitarie e di assistenza, siano esse lavoratrici, mamme, casalinghe, professioniste, educatrici, sempre in corsa contro il tempo, e attente a conciliare le responsabilità quotidiane, gli impegni lavorativi e familiari. Il nostro augurio è che esse abbiano una partecipazione sempre più incisiva alla vita culturale, economica e sociale».

A Vibo Valentia, ancora, l’Unione italiani ciechi ed ipovedenti (Uici) e il centro di aggregazione sociale hanno organizzato un convegno, in programma alle ore 16.30 nell’auditorium del Cas di via Enrico Gagliardi, per commemorare, riflettere e meditare sulla donna e sul suo ruolo nella società moderna, dal titolo “Donna Famiglia e Società. Solo la Violenza è cieca”. A relazionare saranno Bruno Pisani, psichiatra, che parlerà della famiglia come luogo primario per la prevenzione della violenza in genere, e Caterina Patania, psicologa, che parlerà di violenza alle donne, esempi di aiuto e sostegno concreto.

Ad aprire i lavori, con moderatore il presidente del Centro e giornalista Michele La Rocca, saranno monsignor Vincenzo Varone, presidente del Cad (Centro Anti Violenza Donne) Viva, il vice presidente Uici Rocco De Luca e l’assessore alla Cultura Raimondo Bellantoni. Infine, sempre a Vibo Valentia, un’analoga iniziativa è stata promossa dalla Pro loco cittadina al Sistema bibliotecario vibonese: “Vibo dice No alla violenza sulle donne”, ecco la quarta edizione della rassegna culturale