giovedì,Aprile 25 2024

Irregolarità e sbancamenti non autorizzati, sequestrato centro commerciale in costruzione a Pizzo

Riscontrate dai carabinieri numerose anomalie tra le quali la carenza di autorizzazioni paesaggistiche e il mancato rispetto della distanza dalla linea ferroviaria. La struttura era già finita sotto sequestro nel 2010

Irregolarità e sbancamenti non autorizzati, sequestrato centro commerciale in costruzione a Pizzo

I Carabinieri della Stazione di Pizzo, insieme ai colleghi del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, anche a seguito delle numerose segnalazioni pervenute dalla cittadinanza, hanno eseguito un sopralluogo all’interno di un fabbricato di circa 4000 mq destinato ad attività commerciale sito in località bivio Angitola del comune di Pizzo.

Durante l’accesso i militari hanno potuto accertato come vi fosse in atto uno sbancamento con l’utilizzo di mezzi meccanici, nell’area retrostante il fabbricato, nonché lungo la fascia di rispetto della linea ferroviaria, consistente nella realizzazione di un terrazzamento-piazzale di circa 2000 mq.

Dal successivo controllo della documentazione in possesso della ditta esecutrice dei lavori, anche alla presenza dei funzionari del Comune di Pizzo, è risultato che: i lavori di sbancamento in corso non sono conformi alle planimetrie allegate alla Dia (Denuncia Inizio Attività in edilizia); l’ingresso principale del fabbricato, rispetto alle misure progettuali, presenta una differenza di diversi centimetri in più in larghezza; la lottizzazione, nel cui ambito sono state realizzate le opere di cui sopra, risulta scaduta nel 2012; a breve distanza dal fabbricato vi è la presenza di un corso d’acqua e che la ditta dei lavori non è in possesso di alcuna autorizzazione paesaggistica; lo sbancamento si trova a ridosso dell’area retrostante il fabbricato nonché lungo la fascia di rispetto della linea ferroviaria e pertanto è necessario verificare se lo stesso possa costituire pericolo per la staticità dei piloni ferroviari insistenti a poca distanza.

Alla luce di quanto sopra il fabbricato nonché l’area retrostante adibita a terrazzamento-piazzale sono stati posti sotto sequestro. La struttura era già finita sotto sequestro una volta il 25 febbraio del 2010 su disposizione della Procura della Repubblica di Vibo Valentia.

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