domenica,Maggio 12 2024

Finisce in sala operatoria dopo un piercing, disavventura per una 15enne vibonese

La ragazza ha subito un intervento nel reparto di Chirurgia pediatrica dell’ospedale “Pugliese” di Catanzaro a causa di una brutta infezione contratta dopo l’applicazione avvenuta in una nota gioielleria vibonese

Finisce in sala operatoria dopo un piercing, disavventura per una 15enne vibonese

È finita in ospedale, nel reparto di Chirurgia pediatrica dell’ospedale “Pugliese” di Catanzaro, dopo aver fatto un piercing all’orecchio in una nota gioielleria di Vibo Valentia. Protagonista della disavventura una 15enne vibonese, residente a Vena di Ionadi, che, in seguito all’applicazione, ha contratto un’infezione che le ha corroso la cartilagine dell’orecchio.

La giovane si trova ricoverata da sabato scorso nel reparto ospedaliero catanzarese dove è stata sottoposta nei giorni scorsi ad un intervento chirurgico in anestesia totale per la rimozione della cartilagine corrosa e l’applicazione di un drenaggio. L’intervento è perfettamente riuscito ma la ragazza dovrà ancora sottoporsi a chirurgia plastica per recuperare la parte danneggiata dall’infezione.

Prima del ricovero, per circa dieci giorni, la 15enne era stata visitata ambulatorialmente dai medici del presidio catanzarese, che, sabato mattina, hanno deciso di ricoverarla e di sottoporla all’intervento prima che l’infezione potesse espandersi causando problemi più gravi.

A denunciare il caso alla nostra testata, la madre della ragazza che evidenzia «la cortesia e professionalità da parte di tutto il personale, in particolare la gentilezza dei dottori Capillo, Centonze e del primario Salerno che si sono dimostrati da subito molto gentili, disponibili e sensibili con mia figlia. Segnalo quanto accaduto a mia figlia – precisa – per evitare che il problema possa capitare a qualcun altro».

«La banalità di un semplice piercing all’orecchio poteva trasformarsi in tragedia – aggiunge la madre -. Per questo intendiamo sporgere denuncia per quanto mia figlia ha subito, anche perché il piercing è stato fatto ad una minorenne senza la presenza di un genitore».

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