martedì,Aprile 16 2024

Violazione degli obblighi di sorveglianza, assolto Luigi Mancuso

Per il giudice"il fatto non costituisce reato". Rigettata la tesi dell’accusa che aveva chiesto 1 anno e 8 mesi di reclusione.

Violazione degli obblighi di sorveglianza, assolto Luigi Mancuso

Il giudice monocratico del Tribunale di Vibo, Gabriella Lupoli, ha assolto Luigi Mancuso, boss dell’omonimo clan di Limbadi, dalle accuse di ripetuta violazione della sorveglianza speciale con la formula «il fatto non costituisce reato». Mancuso, irreperibile dal 2012, dopo essere ritornato in stato di libertà per fine pena, non avrebbe dunque intrattenuto rapporti con pregiudicati tali da far scattare la contestazione della violazione della sorveglianza speciale.

Il magistrato ha così accolto le richieste degli avvocati Francesco Sabatino e Antonio Cosentino e rigettato la tesi della pubblica accusa, rappresentata dal pm Palma Nusdeo, che aveva chiesto la condanna di Mancuso a 1 anno e 8 mesi di reclusione. Si tratta della seconda assoluzione, per lo stesso reato, ottenuta da Luigi Mancuso nel giro di pochi mesi.

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