giovedì,Aprile 25 2024

Spara e uccide a Roma il vicino di casa: arrestato un giovane di Sorianello

Il 23enne si era trasferito da poco nella periferia della capitale. Delitto passionale o un furto lavato col sangue? I carabinieri indagano sull’omicidio

Spara e uccide a Roma il vicino di casa: arrestato un giovane di Sorianello
Giovanni Nesci di Sorianello

Indagini a tutto campo da parte dei carabinieri per risalire al movente dell’omicidio a Castel di Leva, nell’Agro Romano, di Fabio Catapano, 48 anni. Per il fatto di sangue è stato arrestato Giovanni Nesci, 23 anni, di Sorianello, che è stato sentito dal pm di turno della Procura di Roma e – assistito dall’avvocato Giuseppe Orecchio del Foro di Vibo Valentia – si è avvalso della facoltà di non rispondere. La stessa Procura di Roma ha quindi stamane affidato l’incarico ad un medico legale per procedere all’esame autoptico. Giovanni Nesci, imbianchino – che da qualche tempo si era trasferito a Castel di Leva, periferia di Roma, occupando unitamente ad altri tre calabresi una villetta sfitta – si trovava a cena dalla vittima insieme ad un amico quando martedì sera nella cameretta di Nesci sarebbe stato consumato un furto di cui i calabresi avrebbero accusato Catapano, poi ucciso in strada ieri pomeriggio a colpi di pistola dopo essere stato chiamato da Nesci ad uscire di casa. Quando l’ambulanza è arrivata sul posto, per la vittima non c’era più nulla da fare.

Lo stesso Giovanni Nesci, dopo il fatto di sangue, si è consegnato ai carabinieri confessando il delitto. Per lui l’accusa è quella di omicidio volontario. Una vicenda passionale, secondo Giovanni Nesci, ma gli investigatori non gli credono. “L’ho ucciso perché pensava avessi una storia con la compagna”, le parole del ragazzo di Sorianello.

“Giovanni per me era come un figlio, ho accolto amorevolmente lui e gli altri tre amici tutti calabresi con i quali era venuto a vivere dietro a casa nostra. Erano sempre da me e Fabio, stavano con i nostri figli. Facevo per loro le ciambelle e ora Giovanni ha detto ai carabinieri di aver ammazzato mio marito. Così, a sangue freddo. Ma per me stava fuori, era spaventato. Non era drogato, ma aveva gli occhi rossissimi ed era terrorizzato per qualcosa”, ha invece dichiarato all’Adnkronos la moglie di Fabio Catapano.

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