giovedì,Marzo 28 2024

Filogaso, minacce al vicesindaco? «Solo una burla tra amici»

Dopo l’articolo de Il Vibonese in ordine alle pressioni della criminalità sull’amministratore e dopo l’intervento della minoranza, arriva la replica del presidente del Consiglio: «Noi da sempre contro l’omertà»

Filogaso, minacce al vicesindaco? «Solo una burla tra amici»

Si continua a dibattere, a Filogaso, delle vicende emerse dagli atti dell’inchiesta Rinascita-Scott e rivelate da Il Vibonese che chiamano in causa il vicesindaco Daniele Rachieli, il quale non ha denunciato le presunte pressioni provenienti dai clan. Dopo la richiesta di chiarimenti formulata in consiglio comunale dal gruppo d’opposizione Il sole nascente (richieste rimaste inevase in quella sede), arrivano le precisazioni del presidente del consiglio comunale Andrea Dinatolo.

«In primo luogo – spiega -, la seduta del consiglio comunale era quasi interamente dedicata all’approvazione del bilancio consuntivo e dei vari allegati. I lavori del Consiglio, in tal senso, sono iniziati alle ore 18.30 allorquando i consiglieri di minoranza, hanno chiesto di fare delle dichiarazioni senza esplicitare l’oggetto delle stesse. A questo punto sia il sottoscritto che il segretario comunale hanno chiesto alla stessa minoranza di attenersi alla trattazione dei punti già inseriti all’ordine del giorno, rilevando che ogni dichiarazione o intervento che non riguardasse detti punti, sarebbe stato trattato dopo l’esaurimento degli argomenti previsti». [Continua]

Quindi aggiunge: «i consiglieri di minoranza, in risposta alle mie rassicurazioni assieme a quelle del segretario, che ogni intervento e dichiarazione sarebbero stati ampiamente trattati successivamente, affermavano che avrebbero abbandonato il Consiglio qualora il loro intervento non fosse autorizzato prima della trattazione dei punti già stabiliti. Interveniva, a questo punto, il consigliere Barba, il quale sosteneva il carattere ricattatorio della richiesta, a cui certamente il consiglio non poteva soggiacere rassicurando nel contempo la minoranza che ogni questione sarebbe stata largamente trattata. Per tutta risposta la minoranza ha abbandonato il Consiglio evitando perfino di dichiarare quale sarebbe stato l’oggetto delle dichiarazioni che avrebbero dovuto fare».

A Dinatolo «spiace che la minoranza non abbia voluto attendere qualche minuto, per esplicitare compiutamente le sue dichiarazioni ed arricchire ulteriormente l’ampio dibattito che effettivamente si è svolto in ordine all’articolo apparso su un quotidiano on-line (Il Vibonese, ndr) che riguardava il vicesindaco».

Nel merito della questione, quindi, si afferma «il consiglio comunale, dopo aver costatato che veniva attribuito al vice sindaco di aver tenuto un atteggiamento omertoso (mancata denuncia) in seguito ad una presunta lettera minatoria che lo stesso avrebbe ricevuto nell’estate del 2016, allorquando quest’ultimo rivestiva la carica di assessore nell’amministrazione Barba, ha invitato il vicesindaco a chiarire prontamente la vicenda dinanzi alle autorità preposte, cosi come è già avvenuto. A chiarimento della questione, si rileva che nell’estate del 2016 il vicesindaco non ha ricevuto alcuna lettere minatoria confacente lo svolgimento della propria attività amministrativa presso l’Ente, trattandosi di un bigliettino apposto e ritrovato sul parabrezza della propria autovettura, che successivamente si è rivelato una burla perpetrata ai suoi danni da un gruppo di amici, che lo invitava a non frequentare una vicina località».

In ultimo «giova rilevare – afferma Dinatolo – che il gruppo consiliare di cui faccio parte ha sempre posto quale costante principale della propria attività amministrativa il rispetto della legalità, tant’è che al fine di tutelare i nostri cittadini sono state inoltrate più segnalazioni alle autorità preposte sulle problematiche inerenti il nostro amato paese. Nell’arco dei tre anni in cui ci siamo cimentati nell’amministrazione dell’ente comunale abbiamo costantemente agito con trasparenza e limpidezza. È sempre stata proficua la collaborazione con le forze dell’ordine presenti sul nostro territorio nel perseguimento di un preciso obiettivo: mantenere fuori dall’amministrazione comunale ogni interesse di consorterie malavitose. Non a caso, è stata inoltrata la richiesta per avere una caserma dei Carabinieri nel nostro paese che denota l’atteggiamento tutt’altro che omertoso di questa Amministrazione. I risultati raggiunti sono sotto gli occhi di tutti i cittadini i quali costantemente ci offrono stimoli e spunti per migliorare i servizi loro offerti e gli interventi all’interno della nostra cittadina».

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