venerdì,Aprile 26 2024

Turisti pugliesi positivi anche a Tropea, Zungri e Serra San Bruno

L’itinerario di sette giorni del pullman partito da Bari non ha toccato solo Pizzo. Lo storico Mimmo Pacifico: «La nostra città etichettata come portatrice di Covid»

Turisti pugliesi positivi anche a Tropea, Zungri e Serra San Bruno
L'interno di un pullman - Repertorio

Un itinerario di sette giorni alla scoperta delle bellezze della Costa degli Dei nella settimana di Ferragosto. Base in un hotel di Palmi e, da lì, partenze quotidiane verso le più caratteristiche cittadine della costa tirrenica vibonese e reggina, con divagazioni nell’entroterra, una minicrociera alle Isole Eolie e una tappa anche nel Cosentino. Il tour calabro della comitiva barese che al ritorno in Puglia ha fatto registrare ben 29 casi positivi al Covid non ha, insomma, toccato solo Pizzo. Prima tappa Diamante, quindi Tropea, Chianalea di Scilla, il giro in motonave con partenza dal porto di Tropea verso Panarea e Stromboli by night ad ammirare la Sciara del fuoco e, di nuovo nel Vibonese, l’insediamento rupestre di Zungri, Serra San Bruno e la sua Certosa.

Nessuno di questi luoghi è interessato da focolai di coronavirus, mentre il personale della struttura di Palmi che ha ospitato i turisti verrà ora sottoposto ad uno screening per verificare se vi siano o meno stati contagi. Così come toccherà adesso alle Asp di Reggio e Vibo dare il via al cosiddetto contact tracing per cercare di stabilire con la maggiore precisione possibile i luoghi frequentati dai gitanti nella sette giorni calabrese e prendere le dovute contromisure. Anche se appare improbabile che i 29 positivi abbiano contratto il virus in Calabria, anche perché otto di loro potrebbero aver avuto contatti con casi accertati in Puglia prima della partenza del pullman da Bari il 14 agosto scorso.

Voci di dissenso rispetto alla narrazione del caso si levano proprio dalla prima località dell’itinerario ad essere conosciuta: Pizzo. A parlare, interpretando un diffuso sentire e rigettando una presunta etichetta di città “portatrice di Covid”, è il ricercatore di storia locale Mimmo Pacifico. «La notizia in prima pagina che gli ospiti  pugliesi avevano “solo” e soprattutto visitato il castello e la chiesetta di Piedigrotta di Pizzo, ha creato un’immagine distorta della nostra città. Pizzo è stata solo una tappa del loro lungo tour in Calabria. Nella nostra città si sono fermati solo un’ora. Ma dove hanno pernottato? dove hanno pranzato? dove si sono fatti il bagno? –  si chiede -. I nostri  turisti sono stati a Diamante, Palmi, Scilla, Zungri, Isole Eolie, Tropea, perché queste località non sono state mai menzionate e Pizzo è stata lasciata da sola al suo “infetto” destino? Questo allarmismo è stato eccessivo nei confronti di una cittadina che ha sempre osservato le direttive emanate dalle autorità competenti. La comunità pizzitana è amareggiata – sostiene Pacifico – e con sdegno non accetta di essere considerata come portatrice di Covid. Vogliamo, invece essere considerati per quello che in verità siamo: città dell’accoglienza, delle bellezze paesaggistiche, dell’arte e della cultura».  

Turisti baresi positivi in gita a Pizzo: chiusi Castello e Piedigrotta – Video

   

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