In “trasferta” da Nicotera a Gerocarne con una pistola, Muzzopappa ai domiciliari

Giuseppe Muzzopappa e Antonio Campisi

Il gip distrettuale di Catanzaro ha disposto l’applicazione – in accoglimento della domanda del legale di fiducia, avvocato Giovanni Vecchio – degli arresti domiciliari per Giuseppe Muzzupappa, 36 anni, di Nicotera Marina, che ha così lasciato il carcere. L’imputato, unitamente alcugino Antonio Campisi, 29 anni, anche lui di Nicotera Marina, è accusato del reato di tentato omicidio e detenzione illegale di armi, con l’aggravante dalle finalità mafiose. I due giovani nel novembre dello scorso anno erano stati sorpresi mentre da un’abitazione di Gerocarne lanciavano in un fiume una pistola con matricola abrasa calibro 7.65, con relativo munizionamento e colpo in canna.
Secondo l’accusa, i due indagati – insieme ad altri soggetti in corso di identificazione – avrebbero pianificato un progetto omicidiario nei confronti di appartenenti al clan dei Loielo, operante nel territorio delle Preserre vibonesi, nell’ambito della nota faida con il clan rivale degli Emanuele che, da anni, caratterizza quell’area per il subentro nel controllo del territorio. Secondo gli inquirenti non a caso, infatti, Campisi e Muzzupappa avrebbero stabilito la loro base operativa all’interno di un appartamento a Gerocarne, utilizzato come covo per condividere obiettivi e strategie. Ad incidere sulla decisione è stato l’annullamento da parte della Cassazione, che ha deciso per un nuovo giudizio in tema di esigenze cautelari, dopo aver riscontrato l’assenza di gravità indiziaria per l’aggravante mafiosa (agevolazione del clan Emanuele).

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