Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Lo scorso 12 agosto il sindaco di San Gregorio d’Ippona, Pasquale Farfaglia, ha stabilito, per le frazioni di Mezzocasale e Zammarò, il «divieto assoluto di utilizzo dell’acqua per scopi potabili e alimentari fino al 15 settembre». La misura, dettata dall’esigenza di «tutelare la salute pubblica», permette l’utilizzo dell’acqua «solo per usi estremamente limitati, quali ad esempio quelli di natura igienico-sanitari». Il provvedimento lascia una vasta porzione della popolazione locale senza il bene primario in pieno agosto, sollevando immediate preoccupazioni e la richiesta di azioni concrete da parte delle istituzioni. A farsi portavoce del disagio dei cittadini è l’attivista politico locale Gregorio Lo Muto, che pur riconoscendo la necessità dell’ordinanza, ha sollecitato l’Amministrazione a fornire soluzioni immediate e a lungo termine. «Non possiamo ignorare un dato fondamentale – ha spiegato l’attivista in un comunicato stampa -: la popolazione non può restare senza acqua potabile per un mese intero, soprattutto in piena estate. È urgente intervenire per garantire soluzioni rapide e concrete. Il sindaco Farfaglia ha fatto bene a mettere in sicurezza la comunità. Tuttavia, l’Amministrazione dovrebbe rapidamente attivarsi per offrire acqua potabile alternativa, come l’approvvigionamento con autobotti e/o l’allestimento di punti di distribuzione temporanei, finché la situazione non risulti nuovamente sotto controllo».
Per Lo Muto bisogna quindi «attivarsi per un piano trasparente. Ad esempio, un coordinamento concerto con l’Asp di Vibo Valentia per le analisi definitive in tempi certi e, soprattutto, celeri con la finalità volta alla ripresa della condizione di potabilità dell’acqua stessa. Sarà importante anche individuare soluzioni strutturali, come il potenziamento delle condotte idriche locali o il completamento dei collegamenti a reti più sicure. Risulterà importante anche informare la cittadinanza in modo chiaro e costante, mantenendo altresì tutti aggiornati sull’evoluzione della situazione. L’Amministrazione dovrebbe accelerare in questa direzione affinché i cittadini ritornino a un servizio sicuro il prima possibile».
L’acqua è un bene primario non negoziabile «che potrebbe valere più dell’oro in futuro», ha rimarcato Lo Muto rivolgendo in fine un messaggio ai residenti delle due frazioni interessate dal problema: «È giusto essere preoccupati, ma sono sicuro che l’Amministrazione è al lavoro per garantirvi acqua potabile il prima possibile. Sarà fondamentale mantenere la calma e collaborare con la Pubblica amministrazione nella gestione di questo periodo straordinario. La salute pubblica è la priorità, ma restare senza acqua potabile per settimane non può diventare una normalità. Serve responsabilità, trasparenza e soluzioni concrete. In un contesto di salvaguardia sanitaria, l’ordinanza del sindaco Farfaglia è comprensibile e opportuna. Tuttavia – afferma in fine Lo Muto – è indispensabile che la l’Amministrazione non si limiti a restringere, bensì ad attivare misure urgenti e idonee alla risoluzione del problema, adoperandosi anche nella prospettiva di lavori strutturali della rete idrica e con una chiara comunicazione al cittadino per restituire al più presto il diritto all’acqua potabile alle frazioni della comunità di San Gregorio d’Ippona».

