Nuovi dettagli emergono dall’inchiesta che ha portato all’arresto del killer al soldo dei Bonavota, Francesco Fortuna. Tra estorsioni e vertici di ‘ndrangheta nelle case di inermi cittadini.
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È l’ex killer del clan dei Piscopisani, Raffaele Moscato, a raccontare ai magistrati della Dda di Catanzaro la dilagante influenza del cartello d’appartenenza, che aveva stretto un patto d’acciaio su Vibo con il gruppo guidato da Andrea Mantella e con i Bonavota su Sant’Onofrio.
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Dichiarazioni che potrebbero avere un effetto devastante sulla geografia mafiosa vibonese e potrebbero contribuire a far luce su 15 anni di omicidi, regolamenti di conti, estorsioni, traffici di droga e di armi…
I dettagli nel servizio del Tg di LaC
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