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Una serata all’insegna della solidarietà, del buon cibo e della musica ha animato la frazione di Gasponi di Drapia in occasione della cena di beneficenza il cui ricavato sarà interamente devoluto all’acquisto di un defibrillatore automatico da installare in un’area pubblica del paese. La lunga tavolata ha richiamato a sé turisti e residenti, riuniti per gustare specialità culinarie e divertirsi fra canti e balli popolari. L’atmosfera di festa e condivisione ha attirato anche chi, incuriosito dall’evento, non ha potuto partecipare alla cena ma ha comunque voluto esserci e sostenere la causa. I promotori dell’iniziativa, in un comunicato stampa, hanno espresso la loro «profonda gratitudine per il successo dell’evento. È con grande emozione che ripensiamo alla splendida serata che abbiamo trascorso insieme – hanno dichiarato -. La partecipazione dei presenti non è stata solo un onore, ma anche la prova che a Gasponi il senso di comunità è più vivo che mai. Questa non è stata una semplice cena, ma un vero e proprio atto d’amore per la nostra comunità».
L’obiettivo principale della serata era la raccolta fondi per un defibrillatore automatico, definito uno «strumento vitale che renderà Gasponi un luogo più sicuro per tutti. Il vostro grande cuore – hanno sottolineato gli organizzatori nel messaggio rivolto ai gasponesi e a quanti hanno aderito – ha reso possibile questo importantissimo obiettivo», sottolineando come la generosità dei partecipanti abbia permesso di trasformare l’obiettivo in realtà. Il ringraziamento dei promotori si è poi «esteso a tutti coloro che hanno contribuito al successo della serata», inclusi l’associazione culturale Cheria di Caria «per la preziosa collaborazione, il Comune di Drapia per il sostegno fondamentale e i numerosi volontari che, con il loro instancabile impegno, hanno curato ogni dettaglio». Un ringraziamento speciale è stato rivolto anche a chi ha reso la cena «un’esperienza culinaria indimenticabile: il cuoco Serafino, per i deliziosi fileje le donne del paese che hanno preparato tanti dolci e delle zeppole buonissime. Insieme, non abbiamo solo condiviso del cibo e dei sorrisi – hanno poi concluso i promotori della serata -, ma abbiamo costruito qualcosa di concreto e di vitale per il futuro di Gasponi».

