Dal 4 agosto 2022 in una delle più importanti società informatiche d’Italia inizia, per qualche settimana, una guerriglia interna. Il management spinge per entrare in un appalto della Regione Calabria mentre c’è un dipendente che si mette di traverso: non è convinto che abbia senso imbastire un sub appalto su due gare milionarie, rischierebbe di trasformarle in due commesse in perdita.

Il suo capo Dario Buttitta – così racconta il dipendente di Engineering alla Guardia di Finanza – preme per inserire un’azienda nel business: si tratta di Perfexia, ditta legata a Guglielmo Boschetti ma amministrata da Danilo Lucangeli. Quel tentativo di aprire a un’altra società non convince l’impiegato chiamato a gestire le procedure: ancor meno lo convince l’incontro a pranzo in un ristorante romano, dove assieme a Boschetti trova il commercialista calabrese Antonino Daffinà, che gli viene descritto come il professionista chiamato a instradare la gara verso Engineering.

Da Engineering alla Regione Calabria in due mosse

L’ipotesi della Procura di Roma è che la parte calabrese dell’appalto aggiudicato da Consip (130 milioni per il Centro Sud) diventi una sorta di affare tra privati destinato a chi ha i migliori agganci alla Cittadella. La denuncia raccolta dai militari e trasferita ai pm della Capitale individua una filiera di relazioni che parte da Engineering (con Buttitta), si espande a Perfexia (Boschetti e Lucangeli) e arriva fino al sub commissario nazionale alla depurazione Daffinà. Manca l’ultimo passaggio, quello con la Regione: infatti gli investigatori scrivono che i quattro indagati avrebbero turbato la gara con un intervento su «pubblici ufficiali da identificare», una «intercessione» che avrebbe riguardato il dipartimento della Transizione digitale e Attività strategiche.

Le carte della Regione nel mirino della Procura di Roma

Lo scontro negli uffici dell’azienda porta a dimissioni e richieste di aspettativa mentre si parla spesso del “contratto Boschetti”. È un aspetto della vicenda che il whistleblower racconta con dovizia di particolari ai militari che lavorano sul caso. L’altra metà dell’inchiesta riguarda la Regione: per capire cosa sia accaduto nelle stanze di Germaneto, gli investigatori spulciano i decreti della Regione per verificare a chi siano andati gli affidamenti. Uno viene segnalato come «sottoscritto dal citato pubblico ufficiale della Regione Calabria» che, però, non viene citato nel decreto di perquisizione. È un altro segnale che l’inchiesta punta sugli uffici della Cittadella. Il decreto individuato è quello che approva il Piano operativo per la realizzazione del progetto Evoluzione dei sistemi informativi regionali. Cifra complessiva: 4 milioni 166mila euro. Il Raggruppamento temporaneo di imprese che ottiene l’affidamento è composto da Engineering (come mandataria), Accenture Technology Solutions, Sofiter Tech, Hspi spa, Expleo Italia e Ifm srl. C’è un altro decreto citato negli atti a riscontro dell’ipotesi investigativa: è il numero 12303 del 12 ottobre 2022 con il quale la Regione Calabria aderisce all’Accordo quadro Consip che Engineering si è aggiudicata su base nazionale, approva il Piano operativo trasmesso alla società romana e certifica che l’importo della fornitura è di 4 milioni 937mila euro. Questi gli atti del dipartimento Transazione digitale finiti sotto la lente degli investigatori.
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