di Alessia Truzzolillo
Due versioni della stessa storia. Da una parte l’imputato, Francescantonio Tedesco, che si difende, che dice di aver raccolto voti per l’attuale senatore Giuseppe Mangialavori e di avere chiesto voti a tutti «pure alla moglie di Rocco Anello, alla figlia e al genero», ma tiene fuori proprio il presunto capo del locale di ‘ndrangheta di Filadelfia perché, dice, a Rocco Anello la politica «non interessa, che è una cosa sporca».
Dall’altra parte c’è l’accusa che ieri, nel corso della prima udienza di requisitoria del processo Imponimento, ha sostenuto che le intercettazioni telefoniche dicono esattamente il contrario: che Rocco Anello si era spinto sino all’uscio di una cena elettorale di Mangialavori riservandosi la possibilità di entrare se fosse stato presente anche Tedesco. «Sicuramente – dice il pm –, la presenza fisica di Francescantonio Tedesco sarebbe stato un motivo per Rocco Anello di entrare alla cena elettorale».
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