Sospesi i termini di custodia cautelare. Il verdetto di primo grado è stato impugnato dai difensori e, per alcune posizioni, dalla Dda. Tra gli imputati gli imprenditori Stillitani e l’ex consigliere comunale di Vibo Franco Tedesco
NOME | La misura ha riguardato l’intero capitale sociale di un’azienda per la produzione di calcestruzzo con sede a Maierato che avrebbe fornito il cemento per la costruzione di un supermercato e un resort a Pizzo. Il destinatario del provvedimento coinvolto nelle inchieste Imponimento e Petrol Mafie
La pubblica accusa chiede un processo di secondo grado per alcuni imputati assolti, tra cui anche l’ex consigliere comunale di Vibo Franco Tedesco, e per altri condannati a pene inferiori a quelle richieste
Le motivazioni che hanno portato all’assoluzione dell’ex consigliere comunale di Vibo. «Toni amichevoli con il boss» di Filadelfia ma non ci fu contributo all’estorsione per la costruzione di un villaggio turistico. In Petrolmafie invece condannato a 10 anni
Nelle motivazioni della sentenza Imponimento le valutazioni del pentito sugli interessi economici della cosca nel settore boschivo: «Tutti le ’ndrine puntano su quei lavori. Per la famiglia di Filadelfia la morte di Damiano Vallelunga è stata una liberazione»
Pubblicate le motivazioni della sentenza del processo Imponimento, in cui gli imprenditori di Pizzo erano accusati di concorso esterno in associazione mafiosa
Dopo l’assoluzione irrevocabile arriva l’esposto al Tribunale di Lamezia con la richiesta di indagare sul collaboratore di giustizia: «Ha detto che avrei pagato il clan Anello per fare campagna elettorale in collegi diversi da quello in cui mi ero candidato»
In una lettera il suo avvocato ripercorre la vicenda giudiziaria del professionista vibonese che nel 2021 si è ammalato di leucemia. «Ha perso tutto: salute, reputazione, attività professionale e situazione economica»
Il procedimento ha riguardato gli Anello-Fruci di Filadelfia, i Tripodi di Porto Salvo, i Lo Bianco-Barba di Vibo Valentia, i Cracolici di Maierato e i Bonavota di Sant’Onofrio. Assolti invece l’ex assessore regionale Francescantonio e il fratello Emanuele. Tutti i nomi
Il procedimento nasce dall'inchiesta della Dda di Catanzaro contro la cosca Anello-Fruci di Filadelfia. Oggi la pronuncia del Tribunale di Lamezia: 30 anni al boss Tommaso Anello, 24 al fratello Rocco
I villaggi turistici napitini diventano affare per la ‘Ndrangheta, così come la campagna elettorale per l'ex assessore regionale Francescantonio Stillitani diventa incombenza dei sodalizi criminali. Ecco quanto emerge dalla requisitoria del processo
Le motivazioni della sentenza condannano il collaboratore Angotti ritenendolo pienamente credibile. Regge uno specifico capo di imputazione mosso per i voti raccolti dalla cosca per le comunali e le provinciali in cambio di denaro. «A chi non votava per De Nisi – ha raccontato il pentito – sparavamo nelle gambe o gli bruciavamo l’auto». Francesco De Nisi è oggi consigliere regionale
Sotto processo oltre ad esponenti dei clan di Filadelfia, Lamezia, Curinga, Vibo e Sant’Onofrio, anche politici, dipendenti comunali, imprenditori, avvocati, esponenti delle forze dell’ordine e dipendenti della Regione Calabria
Decisione della Cassazione per l’ex assessore regionale e sindaco di Pizzo si trova agli arresti domiciliari con le accuse di concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione e voto di scambio
Il collaboratore di giustizia ha ricordato le riunioni e gli accordi delle cosche Mancuso, Anello, Bonavota e Lo Bianco-Barba in occasione delle votazioni. Un racconto che si incrocia con quello di Michienzi
Lo scontro fra i Mancuso e gli Anello-Bonavota. Il timore di Rocco Anello di essere ucciso, il patto per dividersi gli affari ed i rapporti con gli imprenditori
La cocaina spedita dal Perù e dal Bolivia al porto di Genova, mentre la marijuana veniva piantata fra Filadelfia ed Acconia. Il “locale” di ‘ndrangheta in Svizzera, i collegamenti con reggini e siciliani ed i kalashnikov ritirati all’ufficio postale dentro i fustini del Dash
Per spostare due fruttivendoli dall’area del Centro commerciale dell’Angitola sarebbe stata chiesta la “cortesia” della gambizzazione. Le pressioni dei Bonavota e degli Anello sulle strutture turistiche per “drenare” denaro
Il collaboratore di giustizia offre le sue verità sull’omicidio di Ninu U Muriziu, ucciso l’8 aprile 2008, smentendo la versione di Loredana Patania, non creduta neppure dalla Corte d’Assise di Catanzaro