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Partenza con il botto per il nuovo ciclo di Perfidia, il talk di approfondimento politico condotto da Antonella Grippo su LaC Tv. Nel corso della prima puntata, l’intervista a Pasquale Tridico, ex presidente dell’Inps e attuale capo delegazione al Parlamento Europeo del Movimento 5 Stelle, che tenta la scalata alla Cittadella per conto del centrosinistra, contro Roberto Occhiuto.
Il candidato alla presidenza della Regione non si è sottratto alle pungenti domande della Grippo, la quale si è fatta “portavoce” delle principali critiche che gli avversari politici e certa stampa hanno rivolto all’economista di Scala Coeli, e ha dribblato con un misto di scaramanzia e convinzione nei propri mezzi “la cattiveria per eccellenza”, ovvero l’interrogativo su cosa farà il parlamentare europeo in caso di sconfitta alle regionali. Tornerà a Bruxelles o siederà all’opposizione? Il diretto interessato ha tagliato corto, bollando la sconfitta come una ipotesi non percorribile.
«Le do una notizia, noi vinceremo e io sarò il presidente della Regione Calabria. Noi vinceremo veramente – ha incalzato – se io ho scelto di fare questa battaglia è per il riscatto della regione e per la primavera che questa regione aspetta da una vita, a differenza del Sud di altre regioni che hanno vissuto stagioni di sviluppo come la Puglia e la Campania, la Calabria non ha visto niente. Io mi candido per vincere» – ha chiosato.
Altro tema caldo che ha scatenato gli oppositori di Tridico negli ultimi giorni è stata la proposta sul Reddito di dignità, una sorta di reddito di cittadinanza in salsa calabrese, irrealizzabile e propagandistica” secondo il centrodestra. Grippo è andata fino in fondo: «È solo propaganda oppure è una misura realizzabile? E soprattutto, dove prenderà le risorse? ».
«È una proposta molto seria – ha replicato Tridico – che si basa sulle condizioni reali della nostra regione. La riforma della Meloni sul reddito di cittadinanza ha fatto una operazione: ha creato poveri di serie A e poveri di serie B. Il reddito di cittadinanza in Calabria serviva 199mila beneficiari, oggi l’assegno di inclusione rivolto a minori, persone con disabilità e anziani, riguarda 160mila persone. Ventimila persone hanno anche lo strumento di formazione-lavoro, si tratta di una parte residuale, i cosiddetti “occupabili”, quelli che la Meloni dice che devono andare a lavorare, ma un occupabile, al mio paese, finché non trova lavoro, muore di fame. Quelle persone che sono occupabili, che possono e devono andare a lavoro, devono comunque avere un reddito e sarà il reddito di dignità».
«C’è chi dice che non ci sono le coperture nemmeno con i fondi europei e qualora ci fossero sono vincolati da procedure molto restrittive», ha evidenziato Grippo.
«Lo abbiamo fatto in Puglia e lo stiamo facendo in Sardegna – ha replicato Tridico. – Lo ha fatto anche Zaia in Veneto addirittura prevedendo risorse aggiuntive. I fondi ci sono e sono legati alle politiche attive che l’Ue promuove e devono essere fortemente ancorate alle politiche di inclusione. Si trovano nel Fondo sociale europeo e nei fondi che l’Ue destina alla formazione e all’inclusione attiva perché, diversamente, avremo persone occupabili ma che muoiono di fame».
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