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Il sindaco di Ricadi, Nicola Tripodi, ha emesso un’ordinanza per affrontare con urgenza la «rimozione e lo smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, inclusi rifiuti urbani, abbandonati in modo incontrollato in un’area privata in località Grotticelle». Il provvedimento si è reso necessario a seguito della conferma della presenza di amianto dopo un sopralluogo congiunto di Polizia municipale e Carabinieri di Spilinga. L’ordinanza trae origine dagli «articoli 50 e 54 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) e sull’articolo 192 del D.Lgs. n. 152 del 03/aprile 2006, che vieta l’abbandono incontrollato di rifiuti e impone la rimozione e lo smaltimento degli stessi». La situazione si è palesata a inizio giugno quando i Vigili urbani e i militari dell’Arma hanno riscontrato la presenza di rifiuti potenzialmente pericolosi, tra cui amianto, nell’area di Grotticelle. Campioni del materiale sono stati estratti e inviati a un laboratorio specializzato che ha poi comunicato l’esito all’Ente confermando, appunto, la presenza nel sito di amianto. A tutela della salute pubblica, l’area è stata immediatamente «recintata e posta sotto sequestro preventivo», con appositi cartelli, ed il «sindaco Tripodi è stato nominato custode dell’area». Il sequestro, si legge ancora nel testo dell’ordinanza, è stato «convalidato il 3 giugno nell’ambito del procedimento penale n. 01476772/2025».
L’ordinanza impone ai comproprietari del terreno di «provvedere alla rimozione e allo smaltimento delle lastre/onduline contenenti amianto tramite una ditta specializzata». La bonifica deve essere eseguita nel rispetto della normativa vigente, con la «presentazione di un piano di lavoro specifico da parte della ditta incaricata, iscritta all’albo smaltitori cat. 10a o 10b, e una copia del piano dovrà essere inviata all’Organo di vigilanza». I soggetti obbligati hanno «60 giorni dalla data di notifica del provvedimento per eseguire la bonifica». In caso di inadempimento, è stato specificato nel provvedimento, «si procederà con denuncia all’Autorità giudiziaria ai sensi dell’art. 650 del Codice penale e all’esecuzione d’ufficio dei lavori a spese dei soggetti inadempienti, oltre all’applicazione delle sanzioni amministrative previste e senza pregiudizio dell’eventuale azione penale». Copia del provvedimento è stata notificata ai soggetti interessati e trasmessa a diverse autorità, tra cui la Procura della Repubblica di Vibo Valentia, il Comando della Stazione dei carabinieri di Spilinga, la Regione Calabria, ArpaCal, Asp e Provincia di Vibo Valentia. Vigilanza e controllo sul rispetto dell’ordinanza sono stati demandati al personale di Polizia municipale.

