mercoledì,Aprile 24 2024

Vibo Capitale italiana del libro, il sindaco Limardo: «Orgogliosamente primi»

VIDEO - La soddisfazione del primo cittadino che ha seguito in diretta la proclamazione da parte del ministro della Cultura Franceschini. Mangialavori: «Città epicentro della cultura nazionale»

Vibo Capitale italiana del libro, il sindaco Limardo: «Orgogliosamente primi»
Il sindaco di Vibo, al centro, durante la cerimonia di proclamazione

Vibo Valentia è stata prescelta come Capitale italiana del Libro 2021 perché «si è distinta per la qualità delle iniziative presentate, esposte con chiarezza, in cui si fondono rigore ed entusiasmo. L’idea di base nell’introduzione al progetto che ha vinto è di fare entrare prepotentemente il libro nella vita delle persone. Un concetto che siamo certi verrà tradotto in comportamenti virtuosi destinati a lasciare un’impronta duratura».

Questa la motivazione, letta oggi dal ministro della Cultura Dario Franceschini in diretta live sul sito del ministero, della giuria, presieduta da Romano Montroni e composta da Valentina Alferj, Angelo Piero Cappello, Fulvia Amelia Toscano e Marcello Veneziani.

Il sindaco Limardo: «Emozionata come non mai»

Tra gli applausi in un’esplosione di gioia il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo ha detto: «Sono emozionata come non mai. Stiamo facendo un grande percorso come amministrazione per il riscatto della nostra comunità, perché la mia città è sempre stata considerata ultima in tutte le graduatorie e noi dobbiamo essere orgogliosamente i primi o comunque concorrere orgogliosamente, a testa alta, in Italia e nel mondo perché la città di Vibo Valentia è una città bella, ricca, piena di patrimonio, piena di straordinarie bellezze, ma soprattutto è fatta di tanta bella gente che legge, che scrive, che ha la consapevolezza e il senso identitario dell’appartenenza al luogo. Siamo certi che con questo incoronamento di oggi, Vibo sarà portata per una volta agli onori della cronaca».

Il sindaco Limardo ha aggiunto, invitando il ministro Franceschini, la giuria e le atre città finaliste – Ariano Irpino, Caltanissetta, Campobasso, Cesena e Pontremoli – ad andare a Vibo Valentia: «Sarà bello per me fare un cartello con le altre città che sono state condotte in questa finale. Vorrei che questo fosse non soltanto un momento di competizione ma di solidarietà e unione fra noi per il superamento di tutte le barriere».

Il ministro Franceschini: «Meccanismo virtuoso»

«Abbiamo visto che questo tipo di procedure mettono in moto un meccanismo assolutamente virtuoso di identificazione della comunità locale nella competizione, la progettazione di un disegno complessivo legato al tema, in questo caso al libro, l’incrocio tra pubblico e privato. E la competizione è un momento importante non soltanto per la città vincitrice ma anche per tutte quelle altre che partecipano perché il meccanismo virtuoso produce risultati che restano nel tempo. Un po’ come ai Premi Oscar, quando sei stato candidato all’Oscar è già un titolo anche se l’Oscar non lo hai vinto». Lo ha sottolineato il ministro della Cultura, Dario Franceschini alla proclamazione di Vibo Valentina Capitale Italiana del Libro 2021, oggi in diretta live sul sito del ministero, in cui ha ricordato anche che l’idea è nata «da un’esperienza molto importante, la Capitale Italiana della Cultura che a sua volta è partita dall’idea della Capitale Europea della Cultura».

Il presidente di giuria Montroni: «Senza cultura nessuna rinascita»

Romano Montroni, presidente della giuria che ha scelto all’unanimità Vibo Valentia Capitale del Libro 2021 – le altre città finaliste erano Ariano Irpino, Caltanissetta, Campobasso, Cesena, Pontremoli – ha spiegato: «Si sono attivate attraverso la risposta al bando tutta una serie di energie che porteranno del beneficio duraturo. La Capitale del Libro serve anche a difendere lo spazio dei libri e della lettura. Questa giuria ha valutato con estrema attenzione i progetti inviati dalle città che hanno partecipato al Bando e abbiamo deciso all’unanimità. Le singole città hanno formulato un’offerta ricca, ma sostenibile dal punto di vista delle risorse economiche. I progetti che abbiamo visto sono veramente fantastici. Senza libri e senza cultura non può esserci rinascita sociale ed economica» ha detto Montroni.

Orrico: «Risultato che rompe l’isolamento della Calabria»

«È una bellissima notizia quella che vede la città di Vibo Valentia proclamata, questa mattina, Capitale italiana del libro per l’anno 2021 al termine di un percorso dove è riuscita a prevalere su trenta pretendenti provenienti da tutto lo stivale». Lo afferma, in una nota, la deputata del M5S Anna Laura Orrico già sottosegretario ai Beni culturali durante il Conte bis. «Questa vittoria è la dimostrazione – aggiunge – che quando si costruiscono progetti culturali validi si può rompere quel muro che spesso separa e isola la nostra terra dal resto del Paese. Complimenti sinceri, dunque, ai promotori della candidatura che adesso porterà, oltre al prestigio, anche risorse per 500 mila euro finalizzate a promuovere la lettura e la cultura soprattutto nei confronti delle giovani generazioni”. “Proprio di questa opportunità – prosegue Orrico – avevo parlato nel 2019 quando, da sottosegretario ai Beni culturali, partecipai al Festival Leggere&Scrivere di Vibo Valentia, raccontando di questa legge prossima all’approvazione che avrebbe istituito ogni anno una Capitale italiana del libro. Ci credevo allora, ci ho creduto in questi lunghi mesi. Questa è la Calabria da prima pagina cui dobbiamo ambire, sostenere e veicolare».

Vibo Capitale del libro, Mangialavori: «Grande orgoglio»

«Vibo Valentia è la Capitale italiana del libro 2021. Un grande orgoglio per il Sud, per la Calabria e, soprattutto, per una città che vuole mostrare al mondo il suo prezioso patrimonio storico e culturale e che vuole costruire un futuro fatto di benessere per tutti i suoi cittadini». Lo afferma il senatore e coordinatore regionale di Forza Italia Calabria, Giuseppe Mangialavori.

«Dopo il Comune bresciano di Chiari – spiega Mangialavori -, quest’anno tocca a Vibo essere l’epicentro della cultura nazionale. È un risultato frutto di anni in cui la città è riuscita pian piano a ritagliarsi uno spazio di grande rilievo nel panorama letterario italiano, anche grazie a una rassegna di successo come il Festival Leggere&scrivere. Adesso bisogna sfruttare al meglio i fondi in arrivo in modo da rafforzare definitivamente il ruolo di Vibo nel contesto culturale del Paese». 

Cavallaro (Cisal): «Orgoglio e riscatto, avanti»

«Vibo Valentia è la capitale italiana del libro 2021. Una notizia che mi riempie di gioia, di orgoglio per la mia regione, per la mia provincia. I progetti presentati dalla città hanno ricevuto il voto favorevole all’unanimità da parte della giuria. Un successo meritato. Questo riconoscimento arriva in un anno particolare e in un territorio fortemente colpito dalla pandemia in cui, ora più che mai, è giusto rafforzare il sostegno al settore del libro. Per Vibo essere Capitale del Libro è un’occasione per crescere, per farsi più grande dei suoi confini territoriali, per guardare oltre il contingente e saper progettare un futuro da città che legge e che, in quanto tale, ha anche gli strumenti per scrivere il suo futuro». Così il segretario generale della Cisal, Francesco Cavallaro.

Tajani: «È riscatto per Vibo Valentia»

«Congratulazioni alla splendida Vibo Valentia, scelta come Capitale Italiana del Libro 2021. Un grande risultato per la Calabria e per tutto il Sud. Il riscatto di una città e della sua comunità ricca di cultura, storia e tradizioni. Complimenti alla sindaca Limardo». Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia.

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