venerdì,Aprile 26 2024

Tra tradizione e integrazione, a Dasà rivivono i “giochi di una volta”

Iniziativa del movimento Aquila rossa che promuove una giornata alla scoperta degli antichi passatempi e all’insegna dell’aggregazione intergenerazionale ed etnica

Tra tradizione e integrazione, a Dasà rivivono i “giochi di una volta”

«Far conoscere e mostrare la propria identità e tradizione unita alla cultura e all’avvicinamento tra generazioni». Nasce con questo sfondo l’idea del Movimento Aquila Rossa che opera a Dasá, nel programmare, per i giorni 25, 26 e 27 luglio, i “Giochi di una volta”; ossia «tutti quei giochi che venivano praticati dai nonni o genitori stessi con strumenti di fortuna e che con metodi semplici trasmettevano agli stessi non solo aggregazione ma anche felicità». Una “macchina del tempo” che consentirà a «un mix generazionale di praticare giochi quali “i paciulli”, “i mazzichi”, “a singa”, “batti muro”, “ndrighiti”, “il gioco della carrozza”, “nuciji”, “piruaci”, “juacu da rota”, “biglie” e altri. La nostra giovane età – spiega Claudio Gentile, presidente di Aquila rossa -, e la nostra consequenziale non conoscenza di queste pratiche ci portano a voler approfondire questo contesto e creare movimento e comunità nel paese. Saranno difatti giochi itineranti perché vogliamo andare incontro ai nostri cittadini e abbracciare i rioni e le vie in un clima gioioso uscendo dagli schemi fissi».

Ogni squadra dovrà essere composta da «minimo una persona tra i 6 e 16 anni, minimo una persona tra i 17 e 40 anni, minimo una persona dai 40 in su e da un immigrato presente nella cittadina. Fasce d’età che dunque prendono ogni pezzo del tessuto sociale e portano a integrare i migranti stessi. Abbiamo chiesto a tutti – si spiega ancora – di collaborare partendo da questa nostra proposta e portando anche eventuali migliorie o novità. Collaborazione è già giunta dall’Associazione culturale dasaese, sempre aperta e disponibile al confronto, che vogliamo ringraziare pubblicamente oltre che dall’amministrazione comunale». L’intenzione è quella di «coinvolgere anche i singoli cittadini invitandoli a dirci eventuali giochi che possono esserci sfuggiti e a spiegarceli. L’invito è  esteso anche a persone del comprensorio tutti per comprendere e conoscere giochi che qui non si sono mai praticati o in altri contesti si praticavano con altri varianti o nomi. Sarebbe non solo una novità aggiungere questi giochi ma anche un toccasana per chi in passato li ha praticati. Proveremo e avremmo piacere anche ad avere in mezzo a noi storici, studiosi. professori o appassionati di questo contesto per strutturare un programma molto più bello e soddisfacente».

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