Mongiana, nuova vita per le antiche fonderie borboniche
Un ambizioso progetto trasformerà l’importante sito di archeologia industriale in un attrezzato polo turistico e didattico-museale. Obiettivo: far rivivere la potenza industriale del Regno delle due Sicilie.
Un milione e 800mila euro e 135 giorni di lavoro per ridare vita alle antiche fonderie di Mongiana, sito di archeologia industriale simbolo del genio borbonico e orgoglio di vecchi e nuovi meridionalisti.
Ad annunciarlo il sindaco del piccolo centro delle Serre vibonesi, Bruno Iorfida, che ha recentemente sottoscritto i contratti con l’azienda che curerà la riqualificazione dell’area, espletando così le necessarie formalità propedeutiche al recupero a fini turistici del sito.
Obiettivo dichiarato dell’operazione è quello di creare un sito archeologico-museale (attrezzato anche per la fruizione da parte dei diversamente abili) prevedendo l’installazione di una moderna struttura realizzata interamente in ferro, nonché la realizzazione di scavi archeologici che riportino alla luce la conformazione originaria del sito industriale, un tempo all’avanguardia nella produzione di manufatti in ferro e parte integrante del Polo siderurgico di Mongiana.
Ancora, si provvederà al restauro degli altiforni, alla realizzazione di percorsi didattici interattivi e di una galleria espositiva a scopo didattico, nonché alla rappresentazione in acciaio dell’originaria skyline della struttura che darà l’idea precisa della grandezza dell’antico insediamento.
Evidentemente soddisfatto il primo cittadino, il quale, precisando di raccogliere i frutti di una programmazione partita da tempo, si è detto convinto che i lavori contribuiranno a far emergere Mongiana quale meta di primaria importanza sotto il profilo storico e turistico.