giovedì,Marzo 28 2024

Applausi a scena aperta per il duo Pronestì-Sarubbi in tournée nell’Europa dell’Est

I maestri organisti hanno dato vita ad un itinerario musicale che ha toccato le principali città dell’Ucraina per poi giungere nella tedesca Lipsia dove hanno suonato l’organo che fu di Bach 

Applausi a scena aperta per il duo Pronestì-Sarubbi in tournée nell’Europa dell’Est

Un duetto tutto italiano ma dai connotati spiccatamente vibonesi. Questo il connubio musicale che ha visto uniti i maestri organisti Laura Sarubbi e Salvatore Pronestì in un tour artistico di alto livello che dalle coste tirreniche è approdato fin ad Odessa, bellissima città ucraina che si affaccia sul Mar Nero. L’Ucraina, una terra oltremodo sensibile all’arte musicale ed in particolare alla musica d’organo, con le sue splendide Filarmoniche tutte dotate di uno strumento a canne di pregevole fattura e dalle molteplici voci, ubicato in ampie sale di “laica” impostazione che permettono l’accoglienza di musica “profana” spesso negata dalle classiche collocazioni ecclesiali. E’ su questo filone musicale, fatto di brani d’autore unito a trascrizioni “live” lette e riassunte all’organo direttamente dalla partitura orchestrale, che il Duo Sarubbi – Pronestì ha presenziato nelle maggiori città ucraine, solcando i rispettivi palcoscenici accompagnati da un forte consenso di pubblico. Così dunque a Rivne, a Odessa dove alla prima serata è seguita una necessaria replica, a Kmelnivsky e nella solare Chernivtsi in cui, esauriti tutti i biglietti si è ricorsi alla subitanea emissione di ulteriori bonus per gli spettatori eccedenti. Infine nel nuovo Auditorium della Filarmonica di Charkiv, sul nuovo Organo Schuke a quattro tastiere ed oltre cento registri messo a disposizione dei due artisti calabresi.

Molte le pagine del repertorio organistico impegnato che hanno preso vita sotto mani e piedi di Laura Sarubbi, dal barocco al tardo romantico in una brillante performance da solista. Famose pagine d’Opera unitamente alle tradizionali “marce sinfoniche” sono state invece oggetto d’esecuzione delle quattro mani (e quattro piedi) dei due organisti seduti alla medesima consolle. Infine, quale specialistica ormai ampiamente riconosciuta ed apprezzata, l’arte dell’improvvisazione organistica composta “di getto” dal maestro Pronestì, in porzioni di notevole minutaggio su temi spesso forniti dal pubblico al momento. Ultima tappa, anzi traguardo e meta di ogni organista, il Recital che i due maestri hanno tenuto a Lipsia, nella prestigiosa Nikolaikirche, già sede operativa del sommo Johann Sebastian Bach, con esecuzioni di Toccate e Fughe, la sofferta Passacaglia di Max Reger e, in conclusione, oltre mezz’ora di improvvisazione su quindici temi bachiani scelti. Un ampio percorso musicale, un itinerario artistico nato a Vibo Valentia che, divenuta anch’essa oggi parte attiva della cultura organistica (nonché organaria), riesce a ben esportare i suoi talenti in importanti sedi internazionali riconoscenti e, quindi, plaudenti.

 

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