lunedì,Aprile 29 2024

Mileto, turbinio di emozioni per lo “Stabat Mater” del maestro Pergolesi

Nel corso dell’evento, proposto dal Cmi nella chiesa della Badia, è stato ricordato tra gli applausi l’operatore de LaC Michele Porcelli, morto un anno fa

Mileto, turbinio di emozioni per lo “Stabat Mater” del maestro Pergolesi

Ha suscitato commozione, emozione e profondo raccoglimento lo “Stabat Mater” del maestro Giovanni Battista Pergolesi, proposto dal Cantiere musicale internazionale nella chiesa matrice della parrocchia “Santissima Trinità-San Benedetto” di Mileto. Al riuscito e apprezzato evento di “musica che si fa preghiera” ha partecipato un gran numero di fedeli, provenienti anche da altre parrocchie della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea. Presenti numerose autorità cittadine, tra cui il sindaco Salvatore Fortunato Giordano, il maestro di pianoforte e fondatore del Cantiere Roberto Giordano e lo stesso vescovo monsignor Attilio Nostro, il quale al termine della rassegna ha voluto ringraziare la realtà di alta formazione attiva nella cittadina normanna per l’organizzazione del concerto e i musicisti coinvolti per il turbinio di emozioni che hanno saputo suscitare con la loro performance, tesa a descrivere i tragici momenti della Passione di Cristo e il dolore provato dalla Vergine Maria di fronte alla morte del figlio e al dramma consumatosi sul monte Calvario. Nel corso dell’evento è stato anche ricordato con profondo cordoglio il compianto operatore e regista de LaC Michele Porcelli, deceduto giusto un anno fa mentre si trovava a Buonvicino, nel Cosentino, per delle riprese televisive. «Una grande persona e un nostro grande amico – ha sottolineato tra gli applausi dei presenti Giuseppe Giordano, padre del fondatore del Cmi – che ha lasciato un vuoto incolmabile, che merita di essere commemorato e a cui in vita non si poteva non volere bene».

L’opera realizzata dal maestro Pergolesi fa riferimento all’antica e suggestiva sequenza cattolica che manoscritti e testimonianze attribuiscono al beato Jacopone da Todi (XIII secolo). A proporla nell’appena restaurata chiesa della Badia sono stati, nell’occasione, la soprano Caterina Francese, la mezzosoprano Tina Galante, l’ensemble “Mater Jubilei” del Cantiere musicale internazionale, l’ensemble “Hipponion” – composta dai maestri Giuseppe Sangeniti (violino), Michael Manuli (violino), Giuseppe Tallarico (viola), Maria Chiara Arena (violoncello) e Michele Cosso (contrabasso) – e il basso continuo Domenico Pizzi. Lo “Stabat Mater” inizio a fare la sua apparizione nelle messe e nelle funzioni religiose solo a partire dal XV secolo. Ancora oggi accompagna il rito della Via Crucis e le processioni del Venerdì Santo.

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