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“Un mendicante di felicità”, a Vibo il libro sugli studi in onore di monsignor Rimedio

Il volume è curato dal critico e storico Filippo d’Andrea. Appuntamento sabato 14 gennaio

“Un mendicante di felicità”, a Vibo il libro sugli studi in onore di monsignor Rimedio
Immagine repertorio da pexel, foto di Yaroslav Shuraev

 “Un mendicante di felicità per la sua gente”: è il titolo del volume, curato dal critico storico Filippo d’Andrea e composto da una miscellanea di studi in onore di mons. Vincenzo Rimedio che torna nella sua ex Parrocchia per ripercorrere, in un sereno momento di condivisione, con i suoi concittadini, un tempo della sua straordinaria missione pastorale e del suo appassionato impegno nel mondo della chiesa vibonese. Verrà presentato alla comunità diocesana di Mileto, Nicotera e Tropea, alle ore 17 di sabato 14 gennaio, nella Chiesa di Santa Maria La Nova a Vibo Valentia. Dopo i saluti di mons. Attilio Nostro, vescovo di Mileto, Nicotera e Tropea e del parroco Vincenzo Varone, gli interventi di monsignor Filippo Ramondino, direttore Istituto di studi religiosi San Giuseppe Moscati, della professoressa Antonietta Varone, docente di lettere, del professor Filippo d’Andrea, curatore del volume. Le conclusioni affidate allo stesso vescovo emerito Vincenzo Rimedio. [Continua in basso]

Monsignor Rimedio

Monsignor Rimedio è nato a Soriano Calabro il 5 dicembre 1927. È laureato in Teologia e Filosofia. Ha insegnato Filosofia e Storia nei licei. Ordinato presbitero il 22 luglio 1951, Papa Giovanni Paolo II lo nomina, il 4 settembre 1982 vescovo della Diocesi di Nicastro, denominata, Diocesi di Lamezia Terme, il successivo 30 settembre 1986.  Dal 2004 è vescovo emerito e continua l’impegno culturale e spirituale per il bene della Calabria di cui è indiscusso e saggio Pastore di riferimento.

Nel suo ministero pastorale a Vibo Valentia spiccano le “primizie del Concilio in una parrocchia di Calabria (1966-1981)”. Ne tratteggia l’essenza monsignor Ramondino e ricorda, tra l’altro, che il vescovo emerito Rimedio giunse a Vibo Valentia, nell’autunno del 1966, con bolla vescovile di nomina, di monsignor Vincenzo De Chiara, a parroco della parrocchia dello Spirito Santo e Santa Maria La Nova. Porta la data del 12 ottobre. Succedeva a monsignor Francesco Albanese, trasferito all’Arcipretura del Duomo, non dimenticato autore di: “Vibo Valentia nella sua storia”.   Rimedio – scrive, tra l’altro, monsignor Ramondino – è la via della semplicità di chi vuole amare, avendo Gesù nel cuore, senza progetti faraonici e ritualità spettacolari. È convinto anche lui che la via dell’incontro, dell’ascolto, della condivisione è la via della Chiesa. Omelie, catechesi, novene, via crucis, liturgia penitenziale, esercizi di riflessione sulla Passione erano – conclude – per il parroco della Chiesa sul corso vibonese occasione per esortare a riprendere la strada della spiritualità in mezzo alla società in gran parte materialista”. Sabato il grande e atteso evento che richiamerà autorità, esponenti del mondo vibonese della Chiesa e cittadini. 

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