venerdì,Aprile 19 2024

Promozione del patrimonio storico e industriale, Mongiana punta all’European route

La delibera della giunta targata Angilletta procede nella direzione di collaborare con l’associazione che promuove itinerari turistici nei patrimoni industriali europei

Promozione del patrimonio storico e industriale, Mongiana punta all’European route
Il Mufar, foto dalla pagina fb del Museo

Mongiana vanta ricchezze naturalistiche e storiche. Preziose testimonianze del glorioso passato sono custodite al Mufar, il museo fabbrica d’armi e le reali ferriere borboniche. Con delibera di giunta, il sindaco Francesco Angilletta viene autorizzato alla sottoscrizione dei moduli per aderire all’European route of industrial heritage, al fine di promuovere il patrimonio storico e culturale di Mongiana del periodo borbonico. L’European route è «un’associazione che promuove itinerari turistici dei più importanti siti del patrimonio industriale in Europa». L’obiettivo del progetto è «quello di creare interesse per il comune patrimonio europeo dell’industrializzazione e la sua eredità», si legge nella delibera. Al contempo il sodalizio, «vuole anche promuovere regioni, città e siti che mostrano la storia industriale e commercializzarli come attrazioni per i visitatori nel settore del tempo libero e del turismo». Si tratta, dunque, di permettere al centro delle Serre vibonesi di avere una maggiore visibilità e richiamare flussi di visitatori oltre i canali tradizionali. [Continua in basso]

La piazza di Mongiana

Mongiana e le reali ferriere

Il territorio di Mongiana venne popolato fin dall’epoca preistorica per la quantità di risorse naturali. Poi nel 1700, Ferdinando IV di Borbone, avviò la creazione di un complesso siderurgico. Il sito, come negli auspici del sovrano, diede impulso all’economia calabrese e del Regno di Napoli. Nel cuore delle Serre, si registrò un significativo agglomerato urbano che arrivò a contare mille abitanti che dipendevano dalla vita della ferriera. L’attuale museo raccoglie reperti, consente ai visitatori di immergersi nell’antico complesso siderurgico. Si aggiungono ricostruzioni 3D e video che rendono il Mufar visitabile anche per persone con difficoltà motorie. Il percorso si snoda dalla Fabbrica d’Armi e giunge alla fonderia. Suggestivi gli altiforni e i resti della ferriera Robinson dove si conserva quanto rimane della fabbrica per ferri e lamine a cilindri. Infine l’area del Cubilot, con la presenza di alcuni ambienti riferibili a magazzini, depositi e officine. Il Museo, oltre ad accogliere scolaresche da tutta la provincia vibonese e dalla Calabria, è molto apprezzato anche dai turisti stranieri. Tale direttiva, l’amministrazione comunale intende implementare grazie alla sinergia con Erih.

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