martedì,Ottobre 8 2024

Vibo, il museo archeologico raddoppia i visitatori e finisce al centro del panorama culturale regionale

Il museo ha anche accolto il direttore generale del Ministero della Cultura e il comandante nazionale dei carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale

Vibo, il museo archeologico raddoppia i visitatori e finisce al centro del panorama culturale regionale

Museo archeologico nazionale “Vito Capialbidi Vibo Valentia sempre più in prima linea e al centro del panorama e dell’offerta culturale regionale. Nelle ultime settimane il plesso incastonato nell’antico maniero normanno-svevo ha infatti ricevuto le visite di due eminenti personalità del Ministero della Cultura: quella del direttore generale Massimo Osanna e del comandante nazionale dei carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale Francesco Gargaro, entrambi accolti dal direttore Maurizio Cannatà. Gli ospiti sono «rimasti letteralmente incantati dalla bellezza del luogo e dalla ricchezza dell’esposizione museale». Il primo è stato accompagnato a Vibo Valentia dal referente della Direzione regionale musei Calabria Filippo Demma, il secondo dal comandante regionale del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza Giacomo Geloso e dal comandante provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia Luca Toti. Il tutto mentre, così come si preannuncia nella pagina Facebook del “Vito Capialbi”, «fervono i preparativi per offrire alla città e al suo territorio una nuova proposta culturale, moderna e accessibile, su una tematica dal fascino indiscusso. Non vogliamo anticiparvi ancora nulla – spiegano – se non che sarà il verde il colore a farla da protagonista, come il verde del nostro magnifico giardino che proprio oggi è stato rimesso a nuovo per arrivare pronti all’appuntamento con la primavera, che quest’anno sembrerebbe sempre più dietro l’angolo».

Nel frattempo, così come si sottolinea sulla stessa piattaforma mediatica, il Museo archeologico nazionale di Vibo Valentia «è ritornato tra i grandi siti culturali della regione, con ben 21 mila visitatori nel 2023 e con servizi educativi efficienti, quali la bigliettazione online ed in più, dal 1 febbraio sarà anche presente sulla piattaforma dei “Musei italiani”». In attesa delle novità preannunciate prosegue, dunque, il processo di valorizzazione e di rilancio della realtà museale, intrapreso dal momento del suo insediamento dal direttore Cannatà. L’archeologo è attualmente alla guida anche del Museo statale di Mileto, altra importante realtà del Mic, anch’essa afferente alla Drm Calabria e prezioso scrigno di tesori provenienti dall’antico abitato normanno, fulcro nell’XI secolo dei processi di rilatinizzazione e di conquista del meridione d’Italia attuati da Roberto il Guistardo e dal fratello Ruggero il Bosso, figli di Tancredi d’Altavilla. Un museo che, tra l’altro, in questo periodo e fino al prossimo 29 aprile sta ospitando nelle sue sale la quattrocentesca Madonna delle Pere di Paolo di Ciacio, artista miletese allievo di Antonello da Messina.

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