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Mileto, gli antichi reperti di piazza Italia trovano “casa” nel museo statale

I preziosi manufatti marmorei provengono dall’antica capitale normanna e per decenni hanno stazionato al centro della piazza, oggi in fase di ammodernamento

Mileto, gli antichi reperti di piazza Italia trovano “casa” nel museo statale

Hanno trovato “casa” presso il museo statale di Mileto i reperti archeologici situati per decenni al centro di piazza Italia. Si tratta, nello specifico, di un frammento di colonna, di tre basi e di un capitello corinzio. I cinque preziosi manufatti marmorei provengono dall’antico agglomerato urbano, abbandonato dai miletesi dopo il terremoto che nel 1783 dilaniò una vasta area della regione. Il sito intitolato al vescovo Antonio Maria De Lorenzo fa oggi parte dell’unico parco archeologico medievale della Calabria. A metà dell’XI secolo l’allora castrum bizantino fu prescelto da Ruggero I d’Altavilla come capitale della propria contea normanna, nell’ambito dei processi di conquista e rilatinizzazione del meridione d’Italia, attuati dal figlio più piccolo di Tancredi d’Altavilla con il fratello Roberto il Guiscardo, in pieno accordo con il Papa dell’epoca Niccolò II. Piazza Italia rappresenta uno dei punti strategici del nuova città, realizzata a due chilometri di distanza dalla precedente, all’indomani dell’evento tellurico del XVIII secolo.

In questo periodo è interessata da un radicale intervento di ammodernamento, portato avanti per conto del Comune guidato dal sindaco Salvatore Fortunato Giordano dalla ditta “Carrà” di San Costantino Calabro. Un progetto che, appunto, prevede anche il trasferimento dei preziosi reperti marmorei in luoghi più appropriati. A coordinare le operazioni di spostamento degli antichi manufatti marmorei nel locale museo statale diretto da Maurizio Cannatà è stato il responsabile di zona della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio (Sabap) per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, Michele Mazza. Tra le possibilità future, quella di allocarne parte di essi all’interno delle sale della realtà afferente alla Direzione regionale Musei Calabria del Ministero della Cultura, nel contesto del progetto in itinere di riallestimento dell’intero percorso espositivo. In modo d’arricchire un’offerta già notevole, tra l’altro in questo periodo impreziosita dalla presenza della Madonna delle Pere (XV secolo) del pittore miletese Paolo di Ciacio, allievo di Antonello da Messina. L’opera potrà essere ammirata gratuitamente fino al prossimo 31 gennaio, proveniente da Altomonte.    

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