A Sant’Onofrio i Giganti ballano sulle gambe di chi protegge l’identità culturale: 5 giovani impegnati a mantenere viva la tradizione
Guidati da Giuseppe Voce hanno tra i 13 e 20 anni e in occasione di ogni festività perpetuano tra tamburi e folklore questa usanza amatissima soprattutto dai bambini

«La forza del nostro presente risiede nelle tradizioni e per questo è necessario custodirle e trasmetterle». Con questa consapevolezza un gruppo di giovanissimi amici di Sant’Onofrio, da 4 anni, ha deciso di unirsi e mantenere viva un’usanza, un rituale che è quello del ballo dei Giganti calabresi.
I Giganti sono due imponenti fantocci di cartapesta, vestiti di drappi colorati e regali, che vengono portati a spalla in occasione delle festività. La sfilata è accompagnata dal ritmo tipico e martellante dei tamburi, cui si aggiungono i battimani della folla. Il ritmo cadenzato dei tamburi scandisce la danza dei Giganti, parte integrante del folklore locale, oltre ad attirare da lontano grandi e piccini.
Giganti e folclore
I 5 giovani che a Sant’Onofrio hanno deciso di portare avanti questa tradizione sono tutti santonofresi ed hanno un’età compresa tra i 13 ed i 20 anni. L’ideatore e responsabile è Giuseppe Voce, che come gli altri giovani é mosso da passione, dalla volontà di vivere quel mondo che da bambini avevano sempre osservato con occhi sognanti: vogliono farsi artefici della vera tradizione folkloristica locale.
Ormai in paese è un appuntamento classico vederli girare per tutte le vie del paese, seguiti da tantissimi bambini e genitori durante le festività. Il rullante suono della danza ritmata richiama tutti all’apprezzatissimo spettacolo finale che viene fatto spesso, alla fine della festa, nella piazza del paese.
I giovani, apprezzatissimi anche fuori paese, partecipano sempre in modo attivo ed entusiasmante ogni qualvolta vengono invitati.
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