venerdì,Dicembre 6 2024

Dal Sudan a Briatico: l’integrazione ha il sorriso di Benyame

Giunto con la sorella Hana al Porto di Vibo Marina nei mesi scorsi è uno dei minori ospiti del Centro di accoglienza del piccolo centro vibonese. In occasione del compleanno la comunità ha organizzato per lui una festa

Dal Sudan a Briatico: l’integrazione ha il sorriso di Benyame

L’integrazione ha il sorriso di un bambino di 5 anni che, giunto dal Sudan su una “nave di disperati”, osserva la sua torta di compleanno di Spiderman. L’integrazione ha il calore di una comunità che pur nella difficoltà ha accolto, abbracciato e protetto due fratelli venuti dalla lontana Africa. Esempio di apertura e di accoglienza è la storia di Benyame e Hana, 5 e 16 anni, fratelli, ospitati nel Centro di accoglienza per minori a Briatico (due le strutture: il Ducale e l’Oasi). Nei giorni scorsi è stato celebrato il compleanno di uno dei più piccoli ospiti. Una festa per Benyame a cui hanno partecipato gli ospiti del Centro (74 in totale) e cittadini briaticesi.

Come una grande famiglia che si riunisce e si ritrova in occasione di un’importante ricorrenza. Per i due fratelli una vera e propria rinascita per spazzare via i sentimenti di paura e di solitudine, compagne di un viaggio che si è concluso con l’arrivo al Porto di Vibo Marina, circa 5 mesi fa. Benyame e Hana vivono sotto lo stesso tetto, protetti dal volontari che quotidianamente si occupano di loro. La ragazza, poco più che una bambina, frequenta la scuola con buoni risultati: «Vorrebbe diventare medico – spiega Francesco Trunzo, responsabile del Centro – e noi ci siamo ripromessi di seguirla in questo percorso di studio».

Benyame, invece, viene descritto dai volontari come un bimbo vivacissimo capace di apprendere velocemente «conosce la lingua italiana al pari di un coetaneo nato e cresciuto in Italia».

Il rapporto con la famiglia d’origine è mantenuto solidamente: «I contatti con la madre rimasta in Sudan sono frequenti – spiega Trunzo – i fratelli le raccontano il loro vivere in Italia e la realtà che hanno trovato a Briatico». Al contrario di altri giovani migranti non intendono lasciare l’Italia per raggiungere parenti in zone diverse d’Europa: «Desiderano rimanere in Calabria e progettare qui il loro futuro».

 

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