lunedì,Aprile 29 2024

Caldo e sospensione delle attività lavorative esposte al sole, Cgil: «Maggiori controlli sui cantieri»

I segretari generali Sposato e Celebre invitano i lavoratori a segnalare se quanto previsto dal provvedimento del presidente della Regione non viene rispettato

Caldo e sospensione delle attività lavorative esposte al sole, Cgil: «Maggiori controlli sui cantieri»

“Bene l’ordinanza di sospensione delle attività lavorative in condizioni di esposizione prolungata al sole dalle ore 12.30 alle 16.00, ma sono urgenti i controlli affinché sia effettivamente rispettata una maggiore consapevolezza e adesione da parte delle imprese”. Ad una manciata di giorni dal provvedimento del governatore Occhiuto, più volte richiesto dalla Cgil, il segretario generale Cgil Calabria Angelo Sposato e il segretario generale Fillea Cgil Calabria Simone Celebre, tornano sull’argomento. “Abbiamo constatato in queste settimane in cui abbiamo affrontato più volte il tema e informato cantiere per cantiere dei rischi da stress termico e degli strumenti a disposizione per salvaguardare lavoratori e imprese, che i grandi gruppi hanno avviato la cassa integrazione lì dove non sono riusciti a rimodulare gli orari di lavoro e che molti piccoli cantieri si stanno fermando nelle ore più calde. Molti altri però, invece, continuano a impiegare i lavoratori anche nella fascia oraria sulla quale vige il veto dell’ordinanza regionale”, affermano i due segretari generali. “Un simile comportamento è inammissibile – continuano Sposato e Celebre – visti i picchi di temperatura raggiunti che, oltre a rappresentare una chiara e severa avvisaglia della crisi climatica in corso, possono avere gravi conseguenze sui lavoratori. Ecco perché invitiamo i lavoratori a segnalarci quanto previsto dall’ordinanza regionale non venga messo in pratica sul loro posto di lavoro onde consentirci di potere intervenire a salvaguardia della loro dignità e salute”. Critica la Cgil anche sul decreto lavoro inerente l’emergenza caldo: “Il ministero ha redatto un Protocollo su misure normate dal Testo unico sulla sicurezza sul lavoro e linee guida senza nessun elemento per renderle esigibili e vincolanti. Non è questa la strada per invertire la rotta. La cassa integrazione non può essere in questi frangenti una facoltà ma deve essere  –  concludono – un obbligo lì dove non si riescano a rimodulare gli orari di lavoro e a preservare i lavoratori”.

LEGGI ANCHE: Troppo caldo in Calabria, vietato lavoro nei cantieri dalle 12.30 alle 16

Caldo estremo, la Cgil: «Occhiuto sospenda le lavorazioni anche nel campo edile»

Emergenza caldo, le raccomandazioni dell’Asp Vibo a tutela della salute dei cittadini e degli animali

Estate rovente, la Protezione civile della Regione attiva un numero per le emergenze

top