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Navi da crociera a Vibo Marina tra opportunità, servizi da rivedere ed enti che devono fare la loro parte

Nuovo approdo nello scalo vibonese per la nave da crociera “La Belle des Oceans”. Ecco quello che i turisti si aspettano ma non trovano durante la loro sosta

Navi da crociera a Vibo Marina tra opportunità, servizi da rivedere ed enti che devono fare la loro parte

Durante il meeting internazionale “Seatrade Cruise Med” svoltosi a Malaga nel 2022, il porto di Vibo Marina è stato individuato dall’Autorità di sistema portuale dei “mari Tirreno meridionale e Ionio”, insieme ai porti di Reggio e Crotone che nel 2023 hanno ospitato 35 navi ciascuno, quale area in cui sviluppare le proposte per gli itinerari crocieristici nel Mediterraneo. Dopo lo scalo del 17 ottobre scorso, ritorna quindi nel porto di Vibo Marina – proveniente da Malta dove ha imbarcato circa 120 passeggeri – la nave da crociera “La belle des Oceans”, battente bandiera belga. Si tratta della seconda delle sei “toccate” di navi da crociera previste entro la fine del 2023 nello scalo vibonese. Archiviato il primo arrivo, che ha messo a nudo vistose falle nell’organizzazione dei servizi a terra e nell’accoglienza, si spera che per i prossimi arrivi possa venire dedicata una maggiore attenzione per evitare che sfumino del tutto le opportunità offerte da questo segmento di industria turistica, fra l’altro destagionalizzato e quindi da curare maggiormente. Per sviluppare il turismo crocieristico la città deve essere pronta a garantire ospitalità e accoglienza e ciò può realizzarsi unicamente facendo rete da parte di Comune, Camera di Commercio, Pro Loco e operatori commerciali del territorio. Affinché l’economia locale possa trarre benefici dalla presenza di navi da crociera nel porto, occorre principalmente assicurare i necessari servizi da parte dell’ente comunale, quali ad esempio la presenza di bus-navetta che possano fare da spola tra la banchina e il punto di parcheggio degli autobus nonché l’allestimento di info-point che illustrino le principali mete turistiche per mezzo di materiale informativo e con una breve guida costruita ad hoc che individui un percorso predisposto sul tempo di permanenza medio della nave. Fondamentale anche il supporto dei vari enti e delle attività commerciali, da attuarsi tramite l’allestimento di stand di prodotti tipici locali, con esposizione e degustazione delle varie specialità, possibilmente confezionabili e trasportabili a bordo e con la collaborazione delle migliori aziende del territorio. Il target di turisti delle crociere autunnali è prevalentemente costituito da anziani per i quali le specialità enogastronomiche locali sono in cima alla lista dei desideri, per cui puntare su colazioni all’italiana, degustazione di prodotti genuini o fatti in casa e tante tipologie di vini doc e docg potrebbe costituire un’attrattiva irrinunciabile. Si ironizza spesso sulle negatività presenti nel territorio, che sono comuni anche alle altre città calabresi, ma occorre tenere presente che il turista forse non desidera vedere quello che probabilmente ha già a casa sua, non si aspetta di trovare viali alberati e ben curati o vetrine sfavillanti, bensì vuole conoscere una cultura diversa dalla sua, compresa quella enogastronomica, e fare esperienza delle tradizioni popolari del luogo in cui arriva. Un settore, quello crocieristico, potenzialmente in grado di attivare un importante indotto economico sul quale puntare con convinzione, ma a condizione che le istituzioni e gli enti facciano la loro parte e l’Autorità Portuale, dal canto suo, prenda in seria considerazione la necessità della costruzione di una stazione marittima, già presente negli altri porti di sua competenza, utile sia al traffico crocieristico che al considerevole flusso di turisti che ogni anno scelgono lo scalo di Vibo Marina per raggiungere le Isole Eolie.

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