mercoledì,Maggio 8 2024

Porto di Vibo Marina: portacontainer sostano su strada per mancanza di posto sulla Banchina

Automezzi in attesa sulle arterie stradali della frazione costiera per l'inadeguatezza degli spazi portuali

Porto di Vibo Marina: portacontainer sostano su strada per mancanza di posto sulla Banchina

L’intensa movimentazione commerciale degli ultimi giorni mette in evidenza la necessità del reperimento di nuovi spazi da destinare alle attività portuali. E’ necessario, pertanto, un rapporto più proficuo tra i vari enti coinvolti nella gestione dell’infrastruttura. La complessità che caratterizza la relazione tra città e porto è da attribuire in particolare alla presenza di numerose e diverse competenze chiamate ad interessarsi ad uno stesso ambito territoriale. Emerge però la necessità di un maggiore dialogo tra le istituzioni competenti e i vari enti e/o privati coinvolti nella gestione dell’infrastruttura portuale (Comune, Autorità Portuale, Autorità Marittima, privati). Una corretta gestione dell’infrastruttura portuale esige efficienza nei servizi, collegamenti veloci con le reti di comunicazione terrestri, ampi piazzali, adeguamento delle aree e delle attrezzature. Da qui l’esigenza di poter disporre di spazi adeguati. La concomitante presenza, negli ultimi giorni, di macchinari prodotti dalle aziende metalmeccaniche vibonesi, Amd e Baker Hughes-Nuovo Pignone e riconducibili a importanti commesse commerciali provenienti da aree extra-europee, ha evidenziato la necessità di gestire in maniera più efficace ed efficiente la relazione tra città e porto. In particolare é balzata in tutta evidenza l’inadeguatezza degli spazi portuali e la conseguente necessità del reperimento di nuove aree che possano venire utilizzate per le attività connesse al traffico commerciale del porto. Anche la Pro Loco, da parte sua, ha ribadito “l’evidente necessità di allargare lo spazio della banchina commerciale Bengasi proponendo l’abbattimento dell’adiacente, e da tempo dismesso“, capannone ex Civam di pertinenza del demanio marittimo”. Altro spazio che  tornerebbe utile allo scopo viene da più parti individuato nell’area dell’ex Basalti e Bitumi, sulla quale, qualche anno, addietro erano stati presentati fantasiosi progetti a cui non è stato dato alcun seguito.

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