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Pizzo, l’associazione Culturability rivendica la paternità del marchio “Denominazione comunale di origine”

Il progetto Deco nato nel 2024 è volto a valorizzare i prodotti tipici e le tradizioni locali

Pizzo, l’associazione Culturability rivendica la paternità del marchio “Denominazione comunale di origine”

Negli ultimi tempi, il marchio DeCo (Denominazione Comunale di Origine) è stato al centro di numerose discussioni a Pizzo. L‘associazione Culturability, con sede a Pizzo, ha rilasciato un comunicato stampa per fare chiarezza sulla genesi del progetto, rivendicandone la paternità. Secondo quanto sostenuto dall’associazione stessa, «Culturability ha avviato l’iter formale per il riconoscimento del marchio DeCo già nel giugno 2024, presentando la documentazione necessaria agli uffici comunali il 26 giugno 2024, seguita da ulteriori protocolli l’8 e l’11 luglio 2024». Questa iniziativa era mirata a «valorizzare i prodotti tipici e le tradizioni locali, conferendo loro un riconoscimento identitario legato al territorio di Pizzo». L’impegno dell’associazione non si è limitato agli aspetti formali. Il 23 agosto 2024, Culturability ha organizzato l’evento “Il tartufo del mare: la bottarga” al Castello di Pizzo, un’occasione in cui il «progetto DeCo è stato presentato ufficialmente a operatori locali, cittadini, istituzioni e docenti dell’Università della Calabria e dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria».

Culturability sottolinea che è «inappropriato attribuire interamente all’assessore al Commercio e attività produttive l’iniziativa sul marchio DeCo». Sebbene l’assessore abbia un ruolo nell’iter istituzionale, l’associazione ritiene «scorretto oscurare il contributo di chi ha creduto e lavorato fin da subito alla costruzione di questo percorso». Un ulteriore punto di critica sollevato dall’associazione riguarda il «mancato coinvolgimento di Culturability nel Consiglio comunale del 26 febbraio, dove è stato approvato il marchio DeCo, e nei successivi comunicati stampa ed eventi che hanno visto la partecipazione dell’assessore». L’associazione lamenta che, «se la cittadinanza attiva viene trattata in questo modo, non ci si può poi lamentare della sua assenza e scarsa collaborazione».

Il comunicato conclude ribadendo che il marchio DeCo «non è un semplice logo, ma uno strumento concreto per tutelare e promuovere la cultura materiale di un territorio». Per questo motivo, è «fondamentale che il merito venga riconosciuto in modo trasparente e oggettivo, senza strumentalizzazioni politiche o personali. Il progetto DeCo per Pizzo – afferma Culturability – è nato grazie al proprio impegno, iniziato con documentazione già nel giugno 2024 e portato all’attenzione pubblica con un evento significativo ad agosto dello stesso anno».

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