Le potenzialità enogastronomiche della Calabria e dei suoi prodotti coltivati sulla propria terra. Si è parlato soprattutto di questo al convegno sul grano tenero Rosìa di Maierato, che si è tenuto ieri all’interno nella sala del Cas (Centro di aggregazione sociale).

Le figure di spicco

Tante le figure del settore presenti, innanzitutto il sindaco di Maierato Giuseppe Rizzello insieme al presidente Acm (Associazione Contadini Maierato) Vincenzo Griffo. Presenti anche Vitaliano Papillo, presidente Gal Terre Vibonesi e Rosario Varì, assessore allo sviluppo economico. Preziosi anche gli interventi di Fabio Petrillo, Simone Saturnino e Marcello Bruno tutti e tre funzionari Arsac; Maurizio Angotti, coordinatore Arsac di Vibo Valentia; Giovanni Preiti, professore all’Università Mediterranea di Reggio Calabria; Giacomo Giovinazzo, commissario straordinario Arcea e consorzio di bonifica Calabria; Fulvia Maria Caligiuri, direttore generale Arsac; Gianluca Gallo, assessore regionale agricoltura. A moderare l’incontro è stato l’agronomo Antonino Greco.

Gli interventi dei funzionari Arsac

Alquanto esaustivi gli interventi dei funzionari Arsac Fabio Petrillo e Marcello Bruno: «L’export calabrese sta crescendo e aumenta di anno in anno, ciò indica che le eccellenze del nostro territorio sono apprezzate anche oltre i confini regionali e nazionali. Allo stesso modo, viene apprezzato anche tale momento storico con una crescita della presenza turistica grazie alla riqualificazione degli aeroporti e l’intensificazione dei voli per raggiungere la Calabria. Una volta che arrivano i turisti, però, non bisogna accoglierli solo con le bellezze paesaggistiche ma anche con la produzione dell’agroalimentare. Questo percorso è stato possibile individuando il prodotto, ma il prodotto stesso esisteva già prima e in questo sono stati bravi i coltivatori a conservarlo in questi anni, e ciò testimonia la forte identità».
Ugualmente esaustivo Simone Saturnino: «Innanzitutto, c’è da dire che esiste una dèfaillance di comunicazione, e bisogna fare quest’ultima innanzitutto a noi stessi. Allo stesso tempo bisogna coinvolgere il consumatore e noi questo lo stiamo facendo anche attraverso le scuole».

Le parole di Giovinazzo e Varì

Di spinta e valorizzazione anche le parole del Commissario Straordinario Arcea e Consorzio di bonifica Calabria, Giacomo Giovinazzo: «La cosa da cui partire è che il mondo si divide in chi mangia riso e chi mangia grano. La prima cosa dunque la divisione mondiale in due gradi aree di consumatori. Ovviamente c’è anche un’opportunità calabrese dal momento che c’è un’estesa base di produzione di grano».
Ecco invece il pensiero dell’assessore allo sviluppo economico, Rosario Varì: «Si tratta di un momento importate perché si va a valorizzare un prodotto tipico di Maierato. Ciò fa capire che più si ha consapevolezza dei propri mezzi, più si avranno maggiori risultati affinché le eccellenze territoriali vengano vendute anche fuori regione».

Il pensiero dell’assessore Gallo

A concludere l’incontro è l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo: «Qualche anno fa questo convengo avrebbe portato solo una ventina di persone, oggi invece c’è una maturità diversa e ci sono diverse istituzioni coinvolte, dalla politica alla scuola. Abbiamo avuto grandi risultati sui grani calabresi identitari che hanno delle caratteristiche diverse rispetto ad altri e possono generare trasformazioni indelebili. Bisogna investire su questo processo tutti insieme, stimolando gli imprenditori sulla produzione dei prodotti a chilometro zero e sullo farine. La Calabria purtroppo è poco consapevole di sé stessa e sulle potenzialità che potrebbe avere, ma ultimamente comincia ad avere la mentalità giusta per fare questo cambio di passo».
E ancora: «Ai Gal ho affidato un compito diverso rispetto al passato. Innanzitutto li abbiamo fatti partire perché prima erano completamente nelle sabbie mobili mentre oggi, invece, cominciano anche a essere capaci di spendere velocemente. Non basta però la velocità, serve anche la qualità della spesa. Ho chiesto loro di essere strategici e fare una mappatura di una crescita locale, individuando quelle potenzialità che alcuni territori hanno ma non possiedono le necessarie attrezzature per poterle valorizzare e farle crescere. In questo momento dobbiamo costruire il raccolto e, in questo senso, la Calabria sta investendo molto sul cambio di immagine per dimostrare di essere nella condizione di poter accogliere e ospitare eventi di carattere enogastronomico nazionale».