venerdì,Aprile 26 2024

Vibo, confronto su aree demaniali approda in Consiglio: «Gestione turistica passi a Comune e Regione»

Il delegato provinciale del sindacato dei balneari Mino De Pinto sollecita un dibattito costruttivo che possa far leva anche sull’occasione offerta dal Recovery fund

Vibo, confronto su aree demaniali approda in Consiglio: «Gestione turistica passi a Comune e Regione»

«Come Sindacato balneari italiani della provincia di Vibo Valentia prendiamo atto che finalmente si sia aperto un serio dibattito anche in Consiglio comunale sulle aree demaniali ad utilizzo turistico di Vibo Marina. Una questione annosa su cui ci siamo battuti in diverse consiliature, ma che mai fino ad oggi aveva trovato riscontro». È quanto illustra in una nota stampa il delegato provinciale Mino De Pinto che aggiunge: «Adesso questo è avvenuto ad iniziativa del consigliere Stefano Luciano anche lui, come altri, sensibilizzato dal sindacato sulla questione, che ha prontamente trasformato in iniziativa istituzionale l’impulso della categoria».

Entrando nel dettaglio, De Pinto spiega: «È fondamentale, a nostro parere, che le aree marittime a destinazione turistico-ricreativa, come prevede la legge regionale 17/2005, siano gestite dal Comune e dalla Regione che possono dare un indirizzo politico ed amministrativo mirato ad un migliore utilizzo delle stesse e ad uno sviluppo che può solo fare bene agli imprenditori del settore, oltre che diventare una fonte di entrate per l’ente comunale. Invece, oggi le aree marittime demaniali sono sottoposte all’esercizio e al controllo della Capitaneria, che pur svolgendo un’ attività meritoria non rappresenta un organo di pianificazione politica».

Il delegato provinciale ribadisce l’importanza di attuare progetti capaci di dare una svolta significativa all’intero comprensorio: «Restiamo in attesa di capire come evolverà il dibattito, posto che la materia è grande interesse per il futuro di Vibo Marina. Per questo siamo pronti a dare il nostro contributo. In questo senso – evidenzia – chiamiamo tutta la politica vibonese alle proprie responsabilità, perché in questo momento abbiamo un’occasione unica, anche con il Recovery Fund, di progettare e programmare, ma tutto ciò non può avvenire se queste aree non diventano di competenza comunale (compresi i pontili e via Cristoforo Colombo). Rischiamo di perdere una grossa opportunità per fare riprendere vita a un territorio fortemente degradato».

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