Tutti gli articoli di Economia e Lavoro
PHOTO
La Federazione del sociale – Usb di Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone ha esteso la sua campagna estiva “Cercasi schiavo 2025” alla Costa degli Dei, includendo località rinomate come Tropea. L’iniziativa, partita il 6 luglio nella fascia Jonica, prosegue con volantinaggi sul posto per monitorare le condizioni dei lavoratori stagionali e denunciare le violazioni diffuse lungo le coste calabresi. L’idea punta a mettere in luce lo sfruttamento nel settore turistico, sollevando il quesito se l’Italia sia una «superpotenza del turismo o superpotenza dello sfruttamento». Il sindacato evidenzia come «il dibattito sulle concessioni balneari non abbia incluso sufficientemente la voce dei lavoratori, che di fatto sopportano il peso delle vacanze di milioni di persone».
La Usb denuncia che «il lavoro povero», tipico del settore stagionale, «rischia di diventare una pericolosa rimozione nella coscienza sociale del nostro Paese, falsando i dati occupazionali trionfalistici». Viene criticata anche una «presunta operazione mediatico-culturale che vorrebbe trasformare l’Italia in un parco divertimenti al servizio di pochi abbienti, come esemplificato dalla vicenda del matrimonio di Jeff Bezos a Venezia». La Usb ribadisce che «se si desiderano camerieri, bisogna garantire diritti e la dignità necessaria». L’azione della Usb, che ha toccato diverse località della Costa degli Dei, intende «dare voce a quei lavoratori che, a causa della natura ibrida e delle tempistiche del loro impiego, difficilmente riescono a far sentire le proprie ragioni».

