A Vibo Valentia la mostra Art Exchange: un dialogo artistico tra Calabria e Stati Uniti
L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra il Comune e la Fondazione Rambaldi. L'esposizione in programma dal 17 luglio al 24 agosto è stata presentata in conferenza stampa

Si è tenuta questa mattina, nella sede del Comune di Vibo Valentia, la conferenza stampa di presentazione della mostra Art Exchange, in programma a Palazzo Gagliardi dal 17 luglio al 24 agosto. L’evento nasce dalla collaborazione tra il Comune, la Fondazione Rambaldi e Rambaldi Promotions.
Alla presentazione sono intervenuti il sindaco Enzo Romeo, l’assessore alla Cultura Stefano Soriano, la presidente della Fondazione Rambaldi, Daniela Rambaldi – figlia del celebre artista e maestro degli effetti speciali Carlo Rambaldi vincitore di tre premi Oscar – e Giuseppe Lombardi, vicepresidente di Rambaldi Promotions.
Nel suo intervento di apertura, il sindaco Romeo ha definito la mostra come un’opportunità significativa per il territorio. «Accogliere questo progetto – ha affermato – rappresenta un’occasione rara, non solo per il valore culturale dell’iniziativa ma anche per il respiro internazionale che porta con sé. Si tratta di un momento che collega idealmente Vibo Valentia a una realtà come New York, contribuendo ad ampliare l’orizzonte delle attività culturali cittadine».
L’assessore Soriano ha inquadrato l’evento all’interno di un programma più ampio che punta a rafforzare l’identità culturale della città anche in chiave turistica. «Questa mostra – ha sottolineato – rappresenta uno dei tanti tasselli che si inseriscono nella visione dell’amministrazione per rilanciare il turismo attraverso cultura e arte. L’estate sarà ricca di iniziative in questa direzione. I risultati del nostro impegno cominciano a vedersi, e la decisione della Fondazione di venire a Vibo con una mostra di questo livello lo dimostra. Sono certo che sarà un momento importante e ci impegneremo al massimo per valorizzarlo».
Particolare rilievo assume la presenza della Fondazione Rambaldi, che con questa mostra apre il calendario delle celebrazioni per il centenario della nascita del maestro Carlo Rambaldi. Come ha precisato Daniela Rambaldi, la mostra non è centrata sulla figura del padre, ma su artisti contemporanei. «Questo progetto – ha affermato – vuole essere un ponte culturale, pensato per aprire ufficialmente le celebrazioni del centenario di mio padre. Abbiamo voluto riportare Carlo Rambaldi tra gli artisti, in senso simbolico: lui nasce come pittore e scultore, ma questa non è una mostra su di lui, bensì su artisti contemporanei. Abbiamo scelto Vibo Valentia perché qui ha vissuto gli ultimi anni della sua vita. La Calabria, dunque, è stata una scelta naturale. Ringrazio tutti i membri dell’amministrazione per l’accoglienza e il sostegno».
Il progetto espositivo rientra nelle celebrazioni per il centenario dalla nascita di Carlo Rambaldi e vedrà il coinvolgimento di artisti statunitensi e rappresentanti del Culture Lab di New York, dove la mostra è già stata presentata. «Abbiamo voluto fortemente portare ”gli americani” a Vibo Valentia – ha spiegato Giuseppe Lombardi – perché anni fa Carlo Rambaldi scelse di vivere in Calabria, riconoscendone la bellezza, spesso sottovalutata. Non nascondendo le criticità, ne apprezzava però i molti aspetti positivi. È in questo spirito che ho cercato, negli anni, di spingere affinché eventi di rilievo si svolgessero in questa regione. Oltre agli artisti americani, sarà presente anche il management del Culture Lab, un centro culturale importante di New York, dove abbiamo realizzato la prima parte di questa mostra. In quella sede si parla già molto dell’appuntamento di Vibo Valentia».
Lombardi ha poi aggiunto un dettaglio legato alla promozione del territorio: «Abbiamo affidato a due attività vibonesi il compito di far degustare agli americani alcuni prodotti tipici e vini locali. Un modo per coinvolgerli anche attraverso la tradizione gastronomica. Saremo sempre vicini al popolo calabrese, perché crediamo che la sua gente meriti occasioni concrete e visibilità».