sabato,Maggio 11 2024

Coronavirus: nessun contagio dagli animali domestici all’uomo

Le rassicurazioni del responsabile del settore randagismo del Servizio veterinario dell’Asp di Vibo Filippo Laria. Ingiustificato qualunque allarmismo e l’abbandono di cani e gatti

Coronavirus: nessun contagio dagli animali domestici all’uomo
Il veterinario Filippo Laria

Anche in questa seconda ondata di Covid-19 sono tanti i cani, i gatti e gli animali in genere abbandonati per strada dai proprietari. Alla base, la paura che possano trasmettere il virus agli uomini. Una “diceria” spesso fomentata ad arte, che però in fase emergenziale con alcuni ha attecchito e che oggi viene del tutto sfatata a Il Vibonese.it dal responsabile del settore randagismo del Servizio veterinario dell’Asp numero 8 di Vibo Valentia Filippo Laria. Nessun allarmismo. Studi dell’Organizzazione mondiale della Sanità – sottolinea infatti il medico responsabile – hanno stabilito che né i cani, né i gatti e né gli altri animali possono trasmettere il coronavirus alle persone. Anzi, di questi il cane è quello con il più basso indice di trasmissibilità. Se poi la vogliamo dire tutta, il nostro amico a quattro zampe può essere vittima e non causa del contagio di questo virus. Studi delle università di Bari e di Milano, infatti, hanno verificato che è l’uomo che può trametterlo all’animale e non viceversa, così come attesta anche il recente caso di un cagnolino risultato positivo. Anche in queste ipotesi, però, essi sono esposti al grado più basso e non presentano mai segnali clinici”.

Chiarito che gli animali non rappresentano nessun pericolo di contagio di Covid-19 per gli uomini, il dottore Laria si sofferma sugli aspetti salutari che, invece, ancor di più in epoca di pandemia, apporta agli uomini la vicinanza degli amici a quattro zampe. Al di là di chi ritiene che il contatto con gli animali rafforzi le difese – spiega al riguardo – è certo che l’avere in casa un cagnolino, un gatto o quant’altro dia sollievo e faccia compagnia, specialmente a bimbi, persone sole e anziane. Non a caso la loro accoglienza o adozione in casa viene consigliata dagli specialisti di settore, quale ausilio dal punto di vista terapeutico e riguardo all’aspetto psicologico. Avere accanto un cane, e non solo, può aiutare nei casi di depressione, autismo, difficoltà di linguaggio e per interfacciarsi con le persone. Benefici apportano anche nel campo prettamente fisico, ad esempio fungendo da stimolo per l’attività motoria giornaliera”.

Infine, la situazione del randagismo sul territorio provinciale di Vibo Valentia. C’è il problema che attualmente il canile municipale non può ospitare cani al suo interno. Devo dire, tuttavia – conclude il dottore Laria – che i casi di abbandono sul territorio provinciale ci sono, ma non molti di più rispetto al passato. Per quanto ci riguarda abbiamo attivato la sterilizzazione dei cani di quartiere che ci permette poi di immetterli in sicurezza nuovamente sul territorio, arma importante per il controllo delle nascite e per non sovraffollare eventuali strutture”.

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