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Nei giorni scorsi il commissario Sergio Raimondo e il sub commissario Giovanni Gigliotti hanno messo nero su bianco la rotazione del personale alle dipendenze del Comune di Mileto. Una riorganizzazione attuata con l’intento di dare maggiore incisività all’azione amministrativa dell’Ente. Oggi a dire la sua al riguardo, e non solo, è l’ex esponente dell’Amministrazione guidata da Rosetta Mazzeo, Nicola Fogliaro, in carica per soli due mesi a causa del passo indietro fatto per motivi di salute dal sindaco. «Tali spostamenti – afferma a Il Vibonese l’ex assessore all’Urbanistica e ai Lavori pubblici della cittadina normanna – più che degli scossoni appaiono come dei piccoli interventi di restyling che non affrontano alla radice la questione. Essi, tra l’altro, toccherebbero alla politica e non a dei gestori straordinari del Comune che, proprio perché tali, opereranno per un periodo breve e circoscritto a Mileto. Mi sono fatto l’idea che le decisioni prese in tal senso abbiano motivazioni che vanno oltre la semplice buona organizzazione del personale. Con tutta la buona volontà, come possono dei commissari appena insediatisi avere la contezza della situazione? Non vorrei che tali spostamenti siano stati suggeriti da altri, magari da chi da tanto tempo staziona saldamente a Palazzo dei normanni».
Sviscerata la questione riguardante il turn over dei dipendenti comunali, l’ex assessore, tra l’altro risultato primo eletto tra la schiera della passata maggioranza, volge lo sguardo alle prossime elezioni amministrative, che con molta probabilità si svolgeranno tra maggio e giugno del 2019. «Tanti “generali” – svela Fogliaro – in questi giorni hanno chiamato proponendomi un arruolamento nelle loro truppe. Tra questi, molti presunti leader di armate Brancaleone. A tutti ho risposto allo stesso modo: “Ho deciso di prendermi dei giorni di riposo sabbatico, tant’è che mi sono temporaneamente sospeso dal Partito democratico”. È chiaro, tuttavia, che rimango alla finestra in attesa di capire se ci saranno dei progetti validi da condividere. Detto ciò, mi auguro che sullo sfondo non appaiano le solite associazioni fantasma che dopo eclatanti proclami, alle prime difficoltà si sciolgono come neve al sole, ma che al contrario alle prossime elezioni si presenti gente che abbia veramente a cuore le esigenze della comunità, tralasciando gli interessi di pochi e beghe campanilistiche, specialmente tra Mileto e Paravati, che da decenni frenano lo sviluppo del territorio. Anche in queste ore alcuni “strateghi” stanno cercando di porsi come il nuovo e di coinvolgere molti nei loro fallimenti, gente a capo di nuclei familiari che vanno per la maggiore e che da anni fanno il bello e cattivo tempo, facendo saltare tavoli e ritrovandosi, per propria incapacità politica, in liste perdenti alle ultime elezioni».
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