venerdì,Aprile 26 2024

A Vibo Marina la propaganda elettorale copre anche i necrologi

In vista delle elezioni regionali, la “guerra” dei manifesti “selvaggi” non risparmia niente e nessuno: neanche i morti

A Vibo Marina la propaganda elettorale copre anche i necrologi

Aria di elezioni regionali e si accende, come sempre, la guerra dei manifesti. La corsa al manifesto selvaggio è una costante e brutta abitudine di ogni tornata elettorale e anche per la prossima chiamata alle urne c’è da attendersi il fenomeno dell’affissione fuori dagli spazi o i manifesti strappati a soli  pochi minuti dall’affissione. Non c’è luogo, spazio, anche minuscolo, non invaso dalla propaganda elettorale, a dispetto di qualsiasi regolamento. Mai, però, fino ad ora, erano stati intaccati i tabelloni riservati ai manifesti dei necrologi come accaduto a Vibo Marina, episodio testimoniato da foto finite puntualmente sui social con inevitabile corollario di commenti non proprio teneri da parte degli utenti, con cui viene stigmatizzato il comportamento poco rispettoso delle leggi e della pietas cristiana. «Quale esempio si dà ai giovani – si legge in uno dei tanti commenti – nel vedere i manifesti politici di chi, con arroganza, invece di usare gli spazi elettorali preposti, copre i manifesti che ricordano la morte di persone care. Chi non rispetta le cose più semplici non potrà mai rispettare le cose più importanti».

Sicuramente i vertici del partito a cui appartiene il manifesto sono ignari di quanto successo, ma un richiamo a chi opera per la propaganda elettorale sarebbe un segno di civiltà e di rispetto verso tutti, morti compresi. E la “questione manifesti” comincia a suscitare polemiche anche a livello politico dopo l’intervento del candidato alle Regionali, Domenico Santoro (M5S) , che ha lamentato l’invasione degli spazi assegnati alla propria lista appellandosi all’intervento del Comune che ha già provveduto ad assegnare i numeri sui tabelloni posti nelle varie zone del territorio.

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