sabato,Maggio 18 2024

Ddl per lo sviluppo della montagna, Luigi Tassone: «Occasione da non perdere»

Il dirigente regionale del Pd guarda con favore ad un provvedimento che «costituisce un elemento di netta discontinuità»

Ddl per lo sviluppo della montagna, Luigi Tassone: «Occasione da non perdere»
Luigi Tassone

«Il Disegno di legge che contiene disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane rappresenta un fattore di novità e degno di attenzione perché, in prospettiva, può diventare lo strumento per avviare una fase di crescita sostenibile e sostenuta». Il dirigente regionale del Pd Luigi Tassone guarda con favore ad un provvedimento che «costituisce un elemento di netta discontinuità rispetto ad una tendenza che ha portato al depauperamento dei servizio» e nota che «dopo lunghi anni di parole finalmente si mettono nero su bianco intenzioni e strategie atte a realizzare azioni per il rilancio concreto della montagna. Ciò che prima era visto quasi con disinteresse – osserva il già consigliere regionale – ora viene inteso come un’occasione. Meritevole di approfondimento è la volontà di agevolare l’accessibilità alle infrastrutture digitali e ai servizi essenziali, soprattutto a quelli socio-sanitari e dell’istruzione, di promuovere il sostegno alla residenzialità, alle attività commerciali e agli insediamenti produttivi. In sostanza, ciò che sindaci e Anci hanno sempre chiesto adesso sta per essere recepito. Naturalmente, bisognerà vigilare sull’iter e sulla sua applicazione coinvolgendo tutti gli attori sociali e tutta la popolazione». Secondo Luigi Tassone, «favorire il ripopolamento delle zone montane è un’azione di buon senso, che permette il decongestionamento delle aree sovraffollate e innalza la generale qualità della vita».

Questi interventi, «da realizzare in modo complementare rispetto a quelli della Strategia nazionale per le aree interne e alla previsione della fiscalità di vantaggio», a parere di Luigi Tassone, «possono innescare un circuito positivo in grado di riattivare le energie sopite e creare le basi per una maggiore occupazione, un livello più elevato della qualità dei servizi e quindi per un benessere diffuso. Auspico pertanto – conclude l’interessato – che anche la Regione comprenda davvero l’importanza di questo processo e si attivi per farne dispiegare al meglio gli effetti».

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