lunedì,Maggio 13 2024

Consigli comunali virtuali a Vibo da rendere permanenti: in sette dicono di no alla “trovata”

L’ultima proposta di parte della della maggioranza mira a consentire in via ordinaria la partecipazione da remoto ai consiglieri anche una volta cessata l'emergenza sanitaria

Consigli comunali virtuali a Vibo da rendere permanenti: in sette dicono di no alla “trovata”
L'aula consiliare di Palazzo Luigi Razza
Il presidente del consiglio comunale Rino Putrino

Abbiamo appreso della volontà di una parte della politica cittadina, che siede in Consiglio comunale, di proporre un regolamento che possa consentire in via ordinaria la partecipazione al Consiglio comunale da remoto anche una volta cessata l’emergenza sanitaria. Un modo per evitare la partecipazione fisica ai Consigli comunali e diretta a consentire un collegamento on line dei singoli consiglieri che dietro lo schermo, senza telecamere e con audio chiuso possono garantire una presenza virtuale che molto spesso non coincide con una presenza effettiva”. Non va giù ai consiglieri comunali Lorenza Scrugli, Stefano Luciano, Elisa Fatelli, Katia Franze’, Giuseppe Russo, Pietro Comito e Azzurra Arena la nuova “trovata” di parte della maggioranza di non voler ripristinare i Consigli comunali di presenza anche una volta cessata l’emergenza sanitaria legata alla pandemia. [Continua in basso]

Per Scrugli, Luciano, Fatelli, Franzè, Russo, Comito e Arena si tratta solo di “un modo per consentire la formazione di un numero legale indipendentemente dalla presenza fisica dei singoli consiglieri, peraltro in un momento storico in cui la maggioranza ha un problema oggettivo sui numeri. Sul punto occorre osservare quanto segue: certamente la modalità di partecipazione da remoto è utile in alcune specifiche situazioni, quali ad esempio quelle che vedono coinvolti consiglieri che abbiano contratto il virus ma, al netto di tale circostanza rendere la partecipazione virtuale una regola e non un’eccezione significa mortificare ancora una volta il ruolo e la funzione del Consiglio comunale che rappresenta un luogo di confronto e di discussione effettiva e partecipata. Purtroppo, non è la prima volta che si prende atto della volontà di depotenziare il ruolo istituzionale del Consiglio per evitare che vengano rese palesi tutte le difficoltà di un’amministrazione che oggi è debole nei numeri e nell’azione amministrativa. Infine occorre evidenziare come la scelta della partecipazione da remoto dei consiglieri non lega con la scelta già effettuata dal Consiglio di riprendere i lavori con le telecamere ad uso delle televisioni locali. Infatti, mentre tale scelta va nella direzione di garantire un’ampia diffusione dei Consigli comunali tra i cittadini per renderli edotti di ogni iniziativa a loro favore, diversamente la partecipazione on line riduce i margini di diffusione e relega il Consiglio ad una riunione di carattere quasi privatistico. Per tali ragioni esprimiamo tutto il nostro dissenso ed invitiamo tutte le forze politiche ad una riflessione sul tema affinché si possano adottare scelte rispettose del ruolo e della funzione del Consiglio comunale come unica istituzione diretta a garantire una rappresentanza effettiva dei cittadini”. 

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