sabato,Aprile 20 2024

Vibo, lavori in Piazza Municipio: la Soprintendenza frena e chiede al Comune una verifica preventiva

Vista la documentazione relativa al progetto di fattibilità delle opere e il grado di rischio archeologico elevato dell'area, è stata richiesta l'attivazione della procedura per la tutela archeologica

Vibo, lavori in Piazza Municipio: la Soprintendenza frena e chiede al Comune una verifica preventiva
Una immagine del progetto di riqualificazione di Piazza Municipio
Piazza Municipio vista dal Palazzo di Città

C’è un «grado di rischio archeologico elevato». E, dunque, prima di sistemare anche un semplice spillo, è necessario avviare una «verifica preventiva» dell’area per la tutela archeologica. Ulteriore quanto obbligato passo in vista dell’avvio dei lavori di rigenerazione e riqualificazione di Piazza Martiri d’Ungheria di Vibo Valentia, meglio nota come Piazza Municipio. L’amministrazione comunale del capoluogo ha, infatti, affidato i servizi inerenti l’esecuzione delle indagini geofisiche mediante metodo georadar, dell’analisi dei dati e della redazione del report – necessari appunto per la verifica preventiva dell’interesse archeologico dell’area urbana interessata dagli interventi – così come richiesto dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria. Ad eseguire i suddetti servizi tecnici sarà Geofisica Misure Snc con sede a Trebisacce (provincia di Cosenza). [Continua in basso]

Il progetto dell’area inviato alla Soprintendenza per il parere

Prima di avviare gli interventi, dunque, il progetto di riqualificazione di Piazza Municipio è stato trasmesso dal Comune alla Soprintendenza e alla Provincia di Vibo  Valentia per il rilascio del parere di competenza: «La Soprintendenza, con nota del 15 giugno scorso, – si legge nella determina del dirigente comunale di settore Domenico Libero Scuglia – ha rilasciato l’autorizzazione di competenza con parere favorevole di massima, riservandosi di rilasciare parere definitivo nelle successive fasi di progettazione, mentre per quanto riguarda gli aspetti relativi alla tutela archeologica, vista la documentazione relativa al progetto di fattibilità delle opere e il grado di rischio archeologico elevato  dell’area, ha richiesto l’attivazione della procedura di verifica preventiva». Nella stessa nota di metà giugno la Soprintendenza ha chiesto al Comune, la Soprintendenza ha prescritto “l’esecuzione di indagini non invasive, mediante prospezioni geofisiche e/o geomagnetiche”, nonché di “presentare un adeguato Piano di indagini per la dovuta approvazione”, necessario per il rilascio del parere definitivo per i successivi livelli progettuali. Il 22 giugno, poi, l’amministrazione comunale ha trasmesso il piano delle indagini alla Soprintendenza, che il 17 luglio ha espresso il proprio assenso.

Il progetto vincitore presentato lo scorso 12 marzo

L’architetto Raffaele Sarubbo

Il progetto – lo ricordiamo – è stato presentato lo scorso 12 marzo dal team di Raffaele Sarubbo, giovane architetto originario di Praia a Mare, con sede a Lisbona in Portogallo, che si è aggiudicato il concorso di idee ideato dall’amministrazione Limardo su input dell’assessore ai lavori pubblici Giovanni Russo grazie ad un finanziamento di un milione di euro intercettato dal senatore di Forza Italia Giuseppe Mangialavori. Dalla piazza, dunque, andranno via le auto, le panchine, la fontana Scrimbia. Al loro posto un ampio spazio circondato da pini, mandorli, frassini e uno specchio d’acqua con un gioco di luci. In particolare, il progetto prevede la piantumazione nei giardinetti accanto al liceo artistico, di mandorli. Al centro della piazza, che sarà completamente libera, dei frassini tutto attorno le panchine con una fontana e una serie di elementi di giochi di luce e di acqua che cambieranno forma e colore a seconda delle diverse ore del giorno. Il progetto è stato ritenuto il migliore da una commissione esaminatrice che ha premiato il team di architetti composto oltre che da Raffaele Sarubbo, da Sara Maduro, Luca Covello, dal geometra Natale Gallo e dall’archeologo vibonese Manuel Zinnà.

«Piazza Martiri d’Ungheria – ha sottolineato il progettista in occasione della presentazione del progetto  – non ha attualmente la dignità che merita, viene infatti utilizzata come parcheggio. Noi creeremo un ampio spazio destinato alla popolazione». «In due mesi dall’avvio dei lavori – ha assicurato il progettista – piazza Martiri d’Ungheria sarà pronta».

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