lunedì,Dicembre 2 2024

Alleanze in consiglio, Grillo (Ncd) è della partita: «Purché si guardi al centrodestra»

Interessa, eccome, l’operazione politica messa a segno oggi da Bruni e Luciano, al coordinatore provinciale di Ncd, Alfonso Grillo.

Alleanze in consiglio, Grillo (Ncd) è della partita: «Purché si guardi al centrodestra»

È lui stesso a chiarirlo in una dichiarazione nella quale evidenza «l’elemento di novità su base territoriale messo in campo dagli amici di Alleanza per Vibo e Vibo Unica». Circostanza che «ci interessa» afferma a chiare lettere Grillo, dicendosi «pronto ad aprire i margini del dialogo» e chiarendo anche le condizioni per farlo, vale a dire che «lo schema dell’alleanza proposto vada oltre la semplice collaborazione, che di fatto esiste già, e guardi con interesse l’area dei moderati di centrodestra».

Al via l’operazione centrista di Luciano e Bruni: con loro cinque consiglieri e due assessori

Un’esplicita apertura che s’innesta a pieno titolo in quello stesso «dinamismo prodromico al ritorno alla politica» rappresentato a suo dire dall’iniziativa dell’ex consigliere regionale e dell’attuale presidente del consiglio, che, ammette, «personalmente, accolgo con vivo entusiasmo». Non solo, Grillo riconosce come l’Ncd, presente in consiglio con il gruppo Vibo Valentia Popolari, sia oggi chiamata a fare «una scelta che non è più possibile rinviare» e che egli giudica difficilmente estranea da ciò che avviene a livello nazionale. «Potremmo decidere – sostiene, infatti – di stare dove ci portano il cuore e la ragione (a destra, ndr), ovvero in un campo difficile, dove al momento però, c’e tanto che non ci piace».

Così come esclude (a sinistra) «qualsiasi ipotesi di replica dell’esperienza governativa secondo lo schema nazionale. Questo perché – conclude -, ritengo difficile, ma solo perché l’impossibile in politica non esiste, riproporre alleanze con chi non appartiene alla nostra storia, alle nostre radici, alla nostra cultura, né ci faremo annettere a progetti politici che non hanno prospettive». Non resta quindi che inserirsi al centro dove, almeno nel consiglio comunale vibonese, la via è già tracciata.

s. m.

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