Al via l’operazione centrista di Luciano e Bruni: con loro cinque consiglieri e due assessori
Parola d’ordine “semplificare”. In modo da «snellire i processi decisionali e agevolare le dinamiche amministrative».
Nessun tatticismo politico né, tantomeno, la volontà di mandare segnali minacciosi a chicchessia, in particolar modo al primo cittadino Elio Costa verso il quale, al contrario, si rinnovano con forza «sentimenti di stima e incondizionata fiducia». È questa la “ratio manifesta” dietro l’operazione “accentramento”, architettata dal presidente del consiglio Stefano Luciano e dal già consigliere regionale e presidente della Provincia, Gaetano Bruni. Trova dunque conferma in sede ufficiale (nella tarda mattinata di oggi si è volta una conferenza stampa in Comune) l’anticipazione pubblicata ieri da ilvibonese.it che vede i gruppi Vibo unica di Stefano Luciano e Alleanza per Vibo (che fa aperto riferimento all’Udc) federarsi in un’unica formazione all’interno del consiglio comunale cittadino.
La contromossa di Luciano: un asse con Bruni e Grillo per arginare Mangialavori
Squadra alla quale hanno dato adesione anche due esponenti dell’esecutivo guidato da Costa, l’assessore alle Politiche sociali, Lorenza Scrugli, e il collega delegato a Sport e spettacolo, Nico Console. Si rafforza dunque la rappresentanza moderata all’interno dell’assise cittadina, andando a bilanciare la prova di forza messa in atto solo qualche giorno fa dalla squadra consiliare Liberali per Vibo, ispirata dal consigliere regionale forzista Giuseppe Mangialavori. «Ma – dietro l’operazione tenuta a battesimo oggi, spiegano i promotori – non vi è alcuna volontà di andare allo scontro con nessuno, anzi».
Politicamente, tuttavia, non è da poco il risultato che ha portato a riunire sotto lo stesso ombrello cinque consiglieri, Alfredo Antonio Lo Bianco e Samantha Mercadante (già Alleanza per Vibo), Stefano Luciano, Claudia Gioia e Angelo Palamara (Vibo unica) più i due assessori, e che, secondo quanto hanno assicurato a più riprese sia Luciano che Bruni, ben presto allargherà il suo spettro ad altri consiglieri. Il progetto, sebbene non esplicitato così a fondo questa mattina, è quello d’incamerare l’adesione di almeno un altro consigliere del gruppo Liberamente insieme, del tandem Lico-Giamborino, e far confluire altri esponenti dal gruppo Vibo Valentia Popolari vicini ad Alfonso Grillo.
E l’orizzonte dell’operazione non sarà semplicemente quello di Palazzo Razza. L’obiettivo, questa volta dichiarato, è ben più ambizioso: «divenire riferimento per tutta un’area moderata a livello provinciale» che possa attrarre quanti non si ritrovano nelle categorie politiche dominanti, per poi posizionarsi adeguatamente “al centro” quando «anche lo scenario nazionale andrà a semplificarsi».