mercoledì,Maggio 22 2024

Ignazio La Russa eletto presidente del Senato ma senza i voti di Forza Italia

Lo storico esponente di Fratelli d'Italia ha ottenuto 116 preferenze, alcune delle quali tra le fila delle opposizioni. Pd: «Comportamento grave», Renzi: «Non siamo stati noi»

Ignazio La Russa eletto presidente del Senato ma senza i voti di Forza Italia
Il neo eletto presidente del Senato Ignazio La Russa, durante il discorso di insediamento (foto Ansa)

Ignazio La Russa è il nuovo presidente del Senato, eletto con 116 voti. I senatori presenti sono stati 187, i votanti 186, la maggioranza richiesta era di 104 voti. La Russa ne ha ottenuti 116, Segre 2, Calderoli 2, le schede bianche sono state 66. Lo storico esponente di Fratelli d’Italia, dunque, ha superato i 115 voti di cui dispone il centrodestra, e bisogna considerare che non ha avuto l’appoggio della gran parte dei senatori di Forza Italia. Alcuni dei voti ottenuti, quindi, provengono dalle file delle opposizioni.
La Russa ha assunto la presidenza del Senato salendo sul più alto scranno di Palazzo Madama, dove ha portato un mazzo di rose bianche per Liliana Segre, che ha presieduto la seduta. Applausi dai banchi del centrodestra, Forza Italia compresa. Applausi più tiepidi anche dai banchi dell’opposizione. [Continua in basso]

Il discorso di Ignazio La Russa

«Anche in questa legislatura ci si aspetta e si parlerà di riforme. Non dobbiamo favoleggiare il ‘tutto e subito’, ma soprattutto non bisogna temerle. Bisogna provare a realizzarle insieme. E al Senato può spettare il via alla necessità di aggiornare – non la prima parte che è intangibile – ma quella parte della Costituzione che dia più capacità di dare risposte ai cittadini e di appartenere alla volontà del popolo». Queste le prime parole del presidente del Senato, Ignazio La Russa, che ha aggiunto di credere «che il Senato possa farlo, in vari modi: l’importante ci sia volontà politica di realizzarle queste riforme».

«Ho voluto omaggiare, non proforma ma dal cuore, portando dei fiori alla senatrice a vita Segre che ha parlato di tre date alle quali non voglio fuggire: il 25 aprile, il primo maggio e il 2 giugno. Io vorrei aggiungere la data di nascita del Regno d’Italia che prima o poi dovrà assurgere a festa nazionale. Queste date tutte insieme vanno celebrate da tutti perché solo un’Italia coesa e unita è la migliore precondizione per affrontare ogni emergenza e criticità. Il mio è un compito di servizio, non devo cercare oggi agli applausi, non devo dire parole roboanti o captare la vostra benevolenza. Lo dovrò fare ogni giorno, le scelte che dovrò fare a volte piaceranno a volte non piaceranno. Non c’è bisogno di parole che suscitano un applauso, ma solo di una sincera promessa: cercherò con tutte le mie forze di essere il presidente di tutti», ha concluso Ignazio La Russa, nel suo primo discorso da presidente del Senato. [Continua in basso]

Renzi: «Non l’abbiamo votato noi»

«Non siamo stati noi, lo avrei rivendicato con orgoglio. Noi 9 abbiamo votato scheda bianca. È chiaro che c’è un regolamento di conti intorno al centrodestra». Lo dichiara il leader di Iv Matteo Renzi commentando l’elezione di Ignazio La Russa presidente del Senato, senza i voti di FI. «Mentre la maggioranza è partita divisa, una parte dell’opposizione ha fornito un soccorso decisivo per l’elezione di La Russa a presidente del Senato. Un comportamento grave e irresponsabile che deve essere denunciato con la massima forza», scrive invece – su Twitter – il senatore e coordinatore della segreteria Pd, Marco Meloni.

Tensioni con Forza Italia

Momenti di tensione tra il leader di Fi Silvio Berlusconi e Ignazio La Russa in Aula al Senato, da quanto si può vedere da un video del Tg1 e di Sky: l’esponente di Fdi si è avvicinato al Cav che era seduto sui banchi del suo partito e, dopo un breve scambio, l’ex premier sbatte i pugni sul banco e lo manda a quel paese. «Sinceri auguri al nuovo presidente del Senato Ignazio La Russa. Forza Italia ha voluto dare un segnale di apertura e collaborazione con il voto del presidente Berlusconi. Ma in una riunione del gruppo di Forza Italia al Senato è emerso un forte disagio per i veti espressi in questi giorni in riferimento alla formazione del governo. Auspichiamo che questi veti vengano superati, dando il via ad una collaborazione leale ed efficace con le altre forze della maggioranza, per ridare rapidamente un governo al Paese». È quanto si legge in una nota di Berlusconi.

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