martedì,Aprile 23 2024

Soppressione guardie mediche, il Pd esprime preoccupazione

Il capogruppo Antonio Lo Schiavo e tutta l’opposizione sottoscrivono un ordine del giorno urgente per manifestare aperta contrarietà.

Soppressione guardie mediche, il Pd esprime preoccupazione

Impegnare il primo cittadino Elio Costa «affinché nelle prossime riunioni della conferenza dei sindaci dei Comuni facenti parte del territorio dell’Azienda sanitaria provinciale, esprima la netta e totale contrarietà del consiglio comunale della città di Vibo Valentia rispetto alla ventilata riorganizzazione delle postazioni di continuità assistenziale».

È questo lo scopo della proposta di ordine del giorno di cui si sono fatti promotori tutti i consiglieri del gruppo “Pd e indipendenti”, al fine di sensibilizzare il consiglio comunale cittadino sul piano di riorganizzazione delle guardie mediche, che prevede la chiusura di 16 postazioni sulle 39 presenti nel territorio provinciale.

Non una voce isolata, quella che il Pd ha messo nero su bianco nella proposta (primo firmatario il capogruppo d’opposizione Antonio Lo Schiavo), ma un argomento sul quale si erano espressi, nei giorni scorsi e con toni ugualmente preoccupati, diversi altri politici di ambo gli schieramenti.

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Per Lo Schiavo e i suoi consiglieri, si è però di fronte ad un’operazione che, per «come prospettata, determinerebbe anche per la città di Vibo Valentia, numerosi disservizi, disagi e ritardi nell’assistenza di continuità assistenziale con grave ricaduta non soltanto in termini di offerte di salute ma anche nell’ingolfare i presidi ospedalieri e in particolare il servizio di Pronto soccorso già carente di personale, infrastrutture e strumenti».

«Senza considerare – aggiungono – la perdita di posti di lavoro dei medici con contratto a tempo determinato che oggi prestano servizio nelle postazioni di continuità assistenziale e che, in virtù della ventilata riorganizzazione, verranno invece soppresse».

La proposta di Odg, che avrebbe dovuto essere presentata ieri nel consiglio comunale poi rinviato a causa di un guasto all’amplificazione, «verrà protocollata alla prima occasione utile».

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