martedì,Marzo 19 2024

Referendum costituzionale, presentato il Comitato del “No”

Pacilè e Tucci, giovani dirigenti politici, e il Forum delle associazioni insieme per il “No” al referendum di ottobre. Faranno rete con gli altri comitati che si stanno formando in provincia

Referendum costituzionale, presentato il Comitato del “No”

Dopo la nascita dei comitati per il “Si”, in vista del referendum di ottobre entra in scena anche il Comitato popolare per il No alla riforma costituzionale. A comporlo, i rappresentanti due generazioni, distanti tra loro per questione anagrafica ma vicini come ideale e pensiero.

Da una parte un gruppo di giovani under 30, capitanato da Danilo Tucci e Francesco Pacilè, dall’altra il Forum delle associazioni guidato da Antonio D’Agostino. Proprio nella nuova sede del Forum, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del nuovo comitato, che farà rete con quello dell’Anpi e con quelli che stanno nascendo nel resto della provincia.

«Appoggiamo il manifesto firmato da 56 costituzionalisti. Questo comitato parte dal basso e punta tutto sulla partecipazione. Rappresenta, inoltre il connubio tra esperienza e “giovane esperienza”. La struttura sarà paritetica, e non gerarchica», ha detto Tucci, introducendo l’incontro.

Per Antonio D’Agostino le ragioni per dire “No” sono di due tipi. Intanto «di metodo, perché per modificare la carta costituzionale occorre adottare un modello partecipativo, non si può farlo a colpi di maggioranza, a maggior ragione se c’è un parere contrario dei costituzionalisti. Si tratterebbe di democrazia appropriativa, secondo la quale comanda solo chi vince – ha detto l’ingegnere -. Di merito, perché vi sono delle incongruenze. Il risparmio con la riforma del Senato, pasticciata, non è inferiore ad un taglio delle indennità».

Non solo una motivazione identitaria e storica. «Il coordinamento è aperto a tutti i cittadini, che si rispecchiano nei valori repubblicani, di libertà e antifascisti. Inizieremo già dai prossimi giorni con i punti informativi, con il volantinaggio, con i dibattitti incentrati sul tema principale della prossima tornata referendaria di ottobre. Ci impegneremo anche a contattare uno dei 56 firmatari del manifesto, e proveremo a portarlo qui a Vibo», ha infine aggiunto Francesco Pacilè.

Il comitato, è stato più volte ribadito, non sarà per il No «a prescindere», ma nei vari incontri sviscererà punto per punto i motivi dell’opposizione alla riforma Boschi.

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