sabato,Maggio 18 2024

Sinistra italiana si radica a Vibo, Marasco coordinatore cittadino

Costituito il coordinamento del nuovo soggetto politico già da tempo in campo nelle battaglie referendarie e in difesa della Costituzione

Sinistra italiana si radica a Vibo, Marasco coordinatore cittadino

Anche a Vibo Valentia nasce il coordinamento cittadino di Sinistra Italiana. «Si tratta – fanno sapere i promotori – di un organismo provvisorio e promotore delle iniziative dei prossimi mesi, ma anche della campagna di adesioni in vista del Congresso nazionale di dicembre, preceduto da assemblee e congressi a livello regionale e provinciale».

Gernando Marasco è stato eletto coordinatore. «Abbiamo condiviso – spiega ancora il neonato coordinamento – le battaglie referendarie della Cgil, contro il jobs act, i voucher e la legge 107 sulla scuola, in molti casi partecipando direttamente e attivamente alla raccolta firme e alla campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Inoltre siamo schierati per il “No” alle riforme costituzionali imposte dal governo Renzi, perché riducono lo spazio di rappresentatività parlamentare e quindi di democrazia e estendono la recente modalità elettorale delle province al Senato, con i consiglieri regionali che si votano tra di loro senza che i cittadini abbiano voce in capitolo».

E, ancora «siamo già partiti, insieme all’Anpi e altre associazioni, con la campagna di difesa della Costituzione e di raccolta firme per abrogare gli aspetti più nefasti, nonché a nostro avviso incostituzionali, dell’Italicum: il listino bloccato e l’abnorme premio di maggioranza. Siamo consapevoli – prosegue la nota del coordinamento – di quanto il territorio sia afflitto da gravi problemi e molti vivano in condizioni di estrema difficoltà, con i diritti fondamentali dell’uomo (salute, lavoro, libertà) seriamente pregiudicati. La precarietà genera paura, apatia e individualismo; ma noi riteniamo invece che in questa fase si debba recuperare lo spirito di comunità e di partecipazione, di solidarietà e di umano rispetto di tutte le persone, di pretesa dei diritti e della legalità, sebbene sappiamo che sia un obiettivo non facile in questa terra martoriata».

In conclusione «non vogliamo contribuire a creare un nuovo partito ma un partito nuovo: una forza autonoma, radicale e critica, ma non chiusa al dialogo e al confronto; un partito che ridia voce agli ideali della sinistra e al mondo del lavoro, vecchio e nuovo, dei precari e dei senza lavoro che oggi sono privi di un punto di riferimento politico. E siamo aperti al contributo di quanti vorranno unirsi a noi in questo progetto».

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