Congresso Pd, Insardà tende la mano alla minoranza interna
Il candidato alla segreteria provinciale: «Basta con le beghe personali. Lavoriamo tutti insieme per ricostruire il partito nel Vibonese»
Stamattina presentata ufficialmente la candidatura di Enzo Insardà alla segreteria provinciale del Partito democratico. Un congresso, quello che sarà celebrato il 25 luglio, segnato dalle polemiche innescate dalla decisione della minoranza interna di disertare l’appuntamento.
Congresso Pd, la minoranza interna sull’Aventino
Insardà, dal canto suo, getta acqua sul fuoco: «Per me il partito deve essere unito. L’unità si pratica non si proclama. Nella giusta considerazione che si deve alle varie sensibilità, la minoranza ha il dovere di rispettare la maggioranza, altrimenti non c’è comunità politica». Poi l’affondo: «Dobbiamo confrontarci sulle problematiche della politica e non sulle beghe personali. A me dispiace che ci siano degli amici e dei compagni che ritengono di non partecipare al congresso per ragioni che io non conosco. Comunque, per quanto mi riguarda, sono a disposizione affinché tutti insieme si costruisca il partito. Il Pd deve finalmente aprire i circoli, la Federazione e ricominciare a parlare con il singolo iscritto».
La segreteria nazionale concede una deroga, il congresso del Pd si farà
Infine una battuta sulle recenti amministrative che hanno messo in discussione la leadership regionale di Ernesto Magorno. «Partiamo da un presupposto – ha precisato Insardà – il Vibonese è andato in controtendenza eleggendo diversi sindaci democratici. Per il resto, i calabresi hanno bisogno di una classe politica che dia dei fatti». Sponsor principali della sua candidatura il deputato Bruno Censore, il consigliere regionale Michele Mirabello, il capogruppo del Pd al consiglio comunale della città capoluogo Giovanni Russo e il dirigente Vito Pitaro.