domenica,Maggio 19 2024

Provincia di Vibo, quattro consiglieri denunciano «l’irresponsabilità del centrodestra»

Tomaselli, Centro, Miceli e Fatelli hanno abbandonato l'aula al momento del voto sul bilancio di previsione e spiegano la loro scelta

Provincia di Vibo, quattro consiglieri denunciano «l’irresponsabilità del centrodestra»
La Provincia di Vibo e il presidente L’Andolina

Arrivano anche le considerazioni dei consiglieri provinciali di minoranza Tomaselli, Centro, Miceli e Fatelli – rispetto alla loro scelta di abbandonare l’aula al momento del voto sul bilancio di previsione 2023-2025. «All’interno dell’assise provinciale abbiamo messo in evidenza, ancora una volta, l’irresponsabilità del centrodestra nell’aver riportato la Provincia di Vibo Valentia nel totale disordine politico e amministrativo, con il rischio di condurre l’ente e il territorio intero in un disastro di proporzioni clamorose. Altrettanto sterile è stato, in ultimo, il tentativo di spostare l’attenzione sulla responsabilità del gruppo di opposizione nell’approvazione del bilancio che rappresenta una prerogativa e una responsabilità assoluta della maggioranza, ancor più quando il documento finanziario – fanno sapere i quattro consiglieri – è redatto senza una discussione approfondita e una condivisione della strategia di gestione dell’ente». Nel corso della seduta i consiglieri provinciali di centrposinistra Maria Teresa Centro, Domenico Tomaselli, Marco Miceli, unitamente ad Elisa Fatelli eletta nel centrodestra, hanno espresso le ragioni politiche e tecniche nel motivare l’intenzione di votare contro il bilancio di previsione e, a margine della seduta, hanno tenuto a precisare: «La scelta di abbandonare l’aula dopo aver ampiamente motivato il nostro voto contrario è frutto di una riflessione seria e ponderata a seguito della relazione del segretario generale della Provincia sulla necessità del provvedimento e sui gravi rischi determinati dalla mancata approvazione del bilancio. Pur confermando tutte le nostre censure e perplessità sul merito del provvedimento, la nostra coscienza non poteva lasciarci indifferenti anche ai ripetuti appelli dei numerosi dipendenti presenti in aula, i quali già hanno sofferto e pagato, insieme a tutti i cittadini che vivono su questo territorio, i danni causati da scelte politiche e amministrative improvvide e scellerate. La crisi della coalizione del centrodestra era già emersa nella precedente seduta in agosto e adesso è ancor più resa evidente dagli interventi dei consiglieri e nel voto della seduta odierna. Non compete certo a noi fare chiarezza sulle questioni politiche irrisolte e sulle crisi di maggioranza, tutte interne al centrodestra e alle forze che hanno sostenuto l’elezione del presidente L’Andolina. Anche per queste ragioni, nell’esercizio massimo della responsabilità che può essere richiesto ai consiglieri di opposizione, abbiamo rimesso al presidente e a quello che resta della sua maggioranza la possibilità di esprimersi votando il documento finanziario. L’attuale disciplina delle Province non consente la sfiducia e non ammette la decadenza del presidente in caso di mancata approvazione del bilancio. All’esito del voto è chiaro che, pur non potendo parlare di sfiducia formale, vi è una netta sfiducia politica che mette, ancora una volta, il presidente e il centrodestra dinanzi a delle responsabilità verso un intero territorio dalle quali non si può fuggire. Tanto dovevamo in attesa di una conferenza stampa che sarà convocata nel più breve tempo possibile».

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